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Profumo interviene sulle manifestazioni e le risorse alle scuole: un patto per il futuro

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”Una grande manifestazione di democrazia”. ”Ho sempre avuto un ottimo dialogo con gli studenti, e’ dalla loro domanda che noi dobbiamo costruire. Credo che bisogni dialogare, anche esprimersi in modo forte, l’importante e’ che non ci sia la violenza e ieri non c’è stata. E’ stata una grande dimostrazione di democrazia, la democrazia e’ anche questo”, ha proseguito il ministro che, a proposito della frase del bastone e della carota, ha precisato: ”In realtà non ho detto nulla nè sugli studenti nè sugli insegnanti”.
Ha poi parlato di patto per il futuro Scuola: Profumo, necessario patto per il futuro
”Un patto per il futuro. Il problema della scuola è molto articolato. Ho viaggiato da nord a sud e ho conosciuto questa comunità di grandissimo valore, fatta di docenti, studenti, genitori: dobbiamo farla convivere di più insieme. Con molta serenità, credo che serva fare un patto per la scuola del futuro e che bisogni ridisegnarla anche con gli insegnanti.
In Europa la relazione fra docenti e scuola non è solo frontale, ma è in fase di condivisione che si prolunga nella giornata e nelle giornate”. Ha poi aggiunto, spiegando come invece in Italia ci sia il ”bisogno di cambiare un pò questo rapporto”. Quanto al problema dell’aumento degli stipendi Profumo ha detto che ”è un tema che stiamo mettendo sul tavolo. Dal 2014 avremo il nuovo contratto che voglio discutere coi sindacati e con le parti sociali: probabilmente sarà necessario avere la possibilità di fare più part time, ma anche la possibilità di lavorare di più se qualcuno lo vuole”.
Per quanto riguarda la riduzione di personale e di fondi, ai giornalisti ha detto: ”E’ un momento difficile del paese che deve definire una sua strategia, un suo progetto che deve proseguire nel tempo. Nella realtà per la scuola c’è stata grandissima attenzione: se andate a vedere sui numeri la riduzione è molto. Io penso che invece di ridurre si debba riorganizzare. Questo paese ha sempre interpretato le riorganizzazioni come qualcosa che andava ad essere tagliato ma io credo che attraverso le riorganizzazioni si possano utilizzare meglio le risorse e si possano ottenere dei risultati”.