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Prove Invalsi: la correzione rientra nella funzione docente?

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A domandarselo sono in molti: “La correzione delle prove Invalsi è un compito obbligatorio che rientra nella funzione docente?”. Tra i tanti carichi di lavoro che un docente si trova a svolgere oltre il normale orario di servizio di lezione settimanale, come la preparazione delle verifiche, le relative correzioni, la preparazione delle lezioni quotidiane, si aggiunge anche la correzione degli elaborati della prova Invalsi. Per adesso queste prove riguardano soltanto gli insegnamenti di italiano e matematica, ma a quanto pare è previsto in un prossimo futuro un ampliamento delle discipline da monitorare, tanto che la terza prova degli esami di Stato sarà direttamente elaborata dallo stesso Invalsi.
Ma quindi, la somministrazione delle prove e la loro correzione saranno un obbligo per i docenti?
Rientra tra le attività funzionali all’insegnamento previste all’art. 29 comma 2 del CCNL Scuola 2006/2009?
In realtà, si tratta di un obbligo di servizio che è stato imposto per via legislativa, a cui il docente non può sottrarsi e obtorto collo se ne deve fare carico. Il riferimento è l’art. 51 comma 2 del decreto legge n. 5 del 9 febbraio 2012, convertito nella legge n. 35 il 4 aprile 2012.
Dove sta scritto che le istituzioni scolastiche partecipano, come attività ordinaria d’istituto, alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti. Questo significa che essendo un’attività ordinaria d’istituto va garantita nella maniera più assoluta e quindi rientrerebbe tra le attività funzionali dell’insegnamento. A supporto di quanto detto ci sono anche sentenze dei alcuni Tribunali che sostengono l’obbligatorietà dell’attività di somministrazione e correzione delle prove da parte degli insegnanti. Inoltre in tali sentenze si sottolinea che tale attività e da considerarsi ai sensi dall’art. 29 del CCNL scuola funzionale all’insegnamento. Da quanto detto risulta poco opportuno da parte degli insegnanti rifiutare l’ordine di servizio di somministrare e correggere le prove Invalsi che, fino a prova contraria, piaccia o non piaccia,  sono un’attività obbligatoria introdotta dalla legge italiana.