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Quale riforma per il sostegno?

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Pubblichiamo la seguente lettera indirizzata alla Ministra Valeria Fedeli

Onorevole Ministra, 

a seguito di contatti telefonici con la Segreteria del Vice Capo di Gabinetto dr. Rocco Pinneri e dell’Ufficio Legislativo del MIUR, i sottoscritti docenti, Daniela Costabile, Anna Dello Buono, Margherita Franzese, Liliana La Marca, Mario Martino, si esprimono in rappresentanza della Consulta sull’inclusione, composta da oltre 40 gruppi facebook, associazioni di docenti di sostegno, curriculari, e associazioni genitori di disabili, firmatari della presente richiesta. 
Da tempo ormai avviene una serrata contestazione al progetto di riforma del sostegno elaborato dal Sottosegretario del dimissionario governo Renzi, Davide Faraone, come si può leggere nelle numerosi articoli  di esperti in diritto scolastico che ne hanno evidenziato gli aspetti di incostituzionalità e le incongruenze.
Tale modello di riforma porta a un pesante arretramento sui diritti dei disabili, con l’eliminazione dell’insegnante di sostegno, figura centrale per l’inclusione e per il recupero delle disabilità. E, fatto altrettanto significativo, agirebbe sull’organico dell’autonomia, eliminando di fatto la figura dell’insegnante di sostegno, con l’inevitabile conseguenza di una condizione di soprannumerarietà di circa 2/3 dei docenti di sostegno di ruolo in ogni grado dell’istruzione. Costoro sarebbero costretti a una mobilità “d’ufficio” con pesanti ricadute sull’intero sistema scolastico a causa della mobilità professionale e territoriale, con la conseguenza di una inutile destabilizzazione di situazioni lungamente consolidate, a fronte di un peggioramento del sistema dell’inclusione scolastica.
Apprendiamo dal Sole 24ore che, delle nove deleghe attuative previste dalla L.107/15, nella seduta di consiglio dei Ministri di domani 14 c.m., la S. V. porterebbe solamente alcuni Dlgs “già preparati”, tra cui quello sull’inclusione scolastica (sostegno didattico). Tenuto conto del fatto che, al fine di ottenere l’acquisizione del parere da parte delle commissioni parlamentari, la legge prevede una proroga di 90 giorni alla scadenza naturale del termine per l’esercizio della delega (15 gennaio c.m.), e che, in ragione di ciò, la S.V. ha rinviato l’attuazione esclusivamente di alcune deleghe, comprese quelle che sembravano in dirittura di arrivo (quale il sistema zero-sei, relativamente al quale è stata emessa sentenza della Corte Costituzionale), accelerando, per incomprensibili ragioni, senza avere preventivamente ascoltato il parere delle Commissioni, la complessa e contestata riforma del sostegno, gli scriventi 

            CHIEDONO     

alla S. V. di utilizzare la summenzionata finestra temporale aggiuntiva di 90 giorni con scadenza 15 aprile 2017 per migliorare gli articolati della riforma del sostegno, e di incontrarLa in tempi molto prossimi per un confronto attraverso una delegazione di docenti esperti in diritto scolastico appositamente costituita in rappresentanza dei 93mila docenti di sostegno (dati ufficiali Relazione Tecnica della Direzione Generale delle Risorse Umane del MIUR allegata al DdL 2994 “La Buoan Scuola”), e delle famiglie firmatarie di codesto documento.

I sottoscritti le sarebbero grati di una risposta a stretto giro.
In attesa di un Suo cortese e sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.

Roma, 13. 01. 2017

Daniela Costabile
Anna Dello Buono
Margherita Franzese
Liliana La Marca
Mario Martino