Home Attualità Question time, Bianchi: “Ripresa immediata delle vaccinazioni al personale scolastico”

Question time, Bianchi: “Ripresa immediata delle vaccinazioni al personale scolastico” [DIRETTA]

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Question time alla Camera questo pomeriggio alle 15. A rispondere i ministri della Cultura Franceschini, per le Disabilità Stefani, dell’Istruzione Bianchi e dello Sviuluppo Economico Giorgetti.

Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi risponde a interrogazioni sulle iniziative volte a garantire l’avvio in sicurezza del prossimo anno scolastico e la conseguente frequenza in presenza per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e sulle iniziative volte a rendere pubblici i protocolli siglati con i fornitori di piattaforme per la didattica a distanza, nonché le relative condizioni di fornitura.

Il ministro Bianchi ha annunciato (ringraziando il commissario straordinario Figliuolo) che riprendono le vaccinazioni al personale scolastico

Di seguito le interrogazioni:

Prima interrogazione:

MADIA, DI GIORGI, LATTANZIO, NITTI, ORFINI, PICCOLI NARDELLI, PRESTIPINO, ROSSI, BERLINGHIERI, FIANO e LORENZIN.

Per sapere – premesso che:

dall’inizio della pandemia il sistema dell’istruzione si è trovato ad affrontare situazioni imprevedibili, con tutte le cautele richieste dalla necessità di evitare occasioni di diffusione del virus sulla base di dettagliati protocolli di comportamento, mostrando un’eccezionale capacità di impegno e di resilienza nell’affrontare l’emergenza;

l’esperienza dell’anno scolastico quasi al termine rileva la necessità di avviare nei prossimi mesi, in previsione del nuovo anno scolastico, una programmazione di interventi che garantiscano la sicurezza sanitaria e, al tempo stesso, tengano in particolare considerazione alcuni obiettivi che questi mesi di emergenza hanno reso ulteriormente prioritari: il contrasto alla diseguaglianza attraverso una scuola inclusiva che permetta lo sviluppo pieno delle potenzialità di ciascuno, la ricostruzione di ambienti di apprendimento che accompagnino gli studenti nel reinserimento in contesti a cui sentano di appartenere e in cui ricostruire la trama di relazioni che hanno lasciato prima del COVID;

in vista del rientro a scuola a settembre 2021 è necessario rassicurare il personale scolastico, gli studenti e le famiglie che il sistema si attrezzerà, con risorse adeguate, per garantire strutture sicure, una formazione di qualità e un sostegno ai docenti;

nella seduta della Camera dei deputati dell’8 aprile 2021, con l’approvazione della mozione di maggioranza n. 1-00449, il Governo si è assunto l’impegno di intraprendere ogni possibile iniziativa finalizzata a garantire l’inizio del prossimo anno scolastico in sicurezza, con particolare attenzione alla sanificazione degli ambienti scolastici, all’istallazione di termoscanner e di sistemi per la ventilazione per il ricambio d’aria, all’adozione di protocolli di prevenzione e protezione, alla distribuzione di mascherine che rispettino le caratteristiche e l’età dei bambini cui sono destinate e a curare gli ambienti e l’impianto organizzativo a sostegno degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali –:

quali iniziative urgenti e mirate il Governo intenda adottare al fine di dare piena attuazione agli impegni assunti – anche attraverso l’adozione di protocolli di prevenzione, protezione e controllo frequenti – finalizzati a garantire l’avvio del prossimo anno scolastico e la frequenza in presenza per tutti gli alunni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado in sicurezza.

Seconda interrogazione:

FUSACCHIA, MURONI, FIORAMONTI, CECCONI e LOMBARDO.

Per sapere – premesso che:

l’Italia è stata una dei primi Paesi in Europa ad essere duramente colpito dalla pandemia da SARS-COV-2 e a prevedere l’immediata chiusura delle scuole di ogni ordine e grado con la sospensione di tutte le attività didattiche in presenza;

per assicurare le attività didattiche, il Ministero dell’istruzione ha usufruito della modalità di didattica a distanza e integrata, ricorrendo a piattaforme di soggetti privati fornite a titolo gratuito;

l’utilizzo delle piattaforme durante l’emergenza si è reso necessario per assicurare il diritto fondamentale allo studio a migliaia di studenti, per la quasi totalità minorenni, sebbene non esista una fattispecie giuridica specifica per la raccolta e la gestione dei dati dei minori da parte delle suddette piattaforme;

i gestori delle predette piattaforme hanno raccolto una grande mole di dati personali di minori e docenti, senza essere però soggetti ad una chiara regolamentazione sulla loro conservazione e sul loro trattamento;

l’importanza del trattamento dati e della privacy degli studenti è testimoniata anche dall’atto di indirizzo adottato dal Garante per la protezione dei dati personali il 26 marzo del 2020, recante le prime indicazioni per la didattica a distanza, in cui si specificava come i minori meritassero una specifica protezione in quanto meno consapevoli dei rischi in relazione al trattamento dei dati personali;

il Ministero dell’istruzione ha siglato dei protocolli con alcuni degli operatori che forniscono piattaforme per la didattica digitale. Tuttavia, ad oggi non è chiaro se, e quali, degli operatori abbiano siglato questi protocolli, né questi protocolli sono pubblici e non è pertanto chiaro quali siano le misure previste dagli accordi per tutelare la privacy dei minori e la sicurezza dei loro dati e se tutte le piattaforme che hanno fornito e continuano a fornire il servizio siano tenute al rispetto di questi diritti dei minori;

appare importante, per garantire la sicurezza dei dati raccolti dalle suddette piattaforme e la tutela dei diritti degli interessati, prevedere l’obbligo di conservazione dei dati in server localizzati sul territorio dell’Unione europea o specificare, in alternativa, quali siano le misure specifiche supplementari per legittimare il trasferimento dei dati all’estero nel rispetto degli articoli 44 e seguenti del regolamento generale dell’Unione europea sulla protezione dei dati (Gdpr) e della sentenza Schrems II della Corte di giustizia dell’Unione europea –:

se il Ministro interrogato intenda rendere pubblici i protocolli siglati con i fornitori di piattaforme per la didattica a distanza e integrata e le condizioni alle quali i soggetti privati hanno fornito e stanno fornendo il servizio a titolo gratuito.

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