
“Andiamo tutti a votare con determinazione e consapevolezza. In particolare, vi invito a votare sì al referendum che propone di ridurre da 10 a 5 anni il tempo necessario per ottenere la cittadinanza italiana. Si tratta di un gesto profondamente pedagogico“: le parole sono del pedagogista Daniele Novara.
“La cittadinanza – sottolinea il pedagogista all’agenzia di stampa Askanews – è un’occasione straordinaria per garantire un senso di adesione profonda valori della nostra comunità nazionale e della nostra Costituzione. È ciò che permette ai bambini e alle bambine di sentirsi parte integrante della collettività in cui vivono, imparano, sognano. Negare la cittadinanza significa interrompere un percorso educativo, spezzare quel senso di appartenenza che nasce nella scuola, nello sport, nella vita quotidiana”.
“Votare a questo referendum – aggiunge l’autore di best seller come “Litigare fa bene” – è un atto pedagogico, civico e democratico. È un messaggio chiaro ai nostri figli, alle nostre figlie, agli studenti e alle studentesse: la democrazia vive della partecipazione e dell’inclusione. È un modo concreto per affermare che chi cresce insieme deve avere pari diritti. I referendum rappresentano uno strumento straordinario di democrazia diretta”.
“Per questo invito tutte e tutti a partecipare”, dichiara Daniele Novara “a scegliere e a votare sì” l’8 o 9 giugno prossimi.
Secondo Novara, quindi, occorre tenersi “stretta questa possibilità: la democrazia è un bene prezioso e fragile, che può subire contraccolpi improvvisi e gravi”.
Per tutti questi motivi, conclude il noto pedagogista, “partecipare attivamente” al referendum comporta proprio una tutela della democrazia: “significa proteggerla, rafforzarla e tramandarla alle nuove generazioni”, conclude Novara.
Il referendum indicato dal pedagogista riguarda la questione della cittadinanza italiana: oggi per ottenerla le persone maggiorenni nate in un Paese esterno all’Unione europea devono risiedere legalmente in Italia per almeno dieci anni. Il quesito propone di cancellare questa norma per tornare a quella precedente, in cui si stabiliva che gli anni di residenza necessari erano cinque
Domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025 gli italiani voteranno su cinque referendum abrogativi: quattro riguardano il lavoro e uno la cittadinanza.
I votanti si esprimeranno sulla cancellazione, o meno, di una legge o di una sua parte.
Saranno validi solo se si raggiungerà il quorum, ossia se andrà a votare la maggioranza delle persone che hanno il diritto di farlo: per rendere valido il voto sarà necessario raggiungere una persona in più della metà dei potenziali votanti, come prevede l’articolo 75 della Costituzione italiana.
Per la prima volta gli elettori fuori sede potranno votare senza dover tornare nella loro città.