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Rette scolastiche in aumento di oltre il 20%, disagi per gli studenti DSA

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A seguito dell’innalzamento dei costi di gestione degli edifici e delle attività che vi si svolgono, dal secondo quarto del 2025 le rette scolastiche – specie per l’educazione privata – hanno subito un sensibile aumento. A denunciarlo sono i singoli Ministeri dell’Istruzione dei Paesi membri, per via del trasbordo di centinaia di migliaia di studenti dalla scuola privata – che in numerose occasioni resta l’unica alternativa disponibile nelle aree rurali ed isolate – a quella pubblica, determinato in particolare dall’aumento delle rette che divengono sempre più gravose per le famiglie. I costi dei materiali, delle utenze e del personale al fine di mantenere inalterata la qualità della didattica divengono sempre più elevati, toccando variazioni annuali di oltre il +20% in alcune regioni, remote e con limitato accesso all’offerta educativa, il che rende trasporti e servizi aggiuntivi particolarmente salati anche per gli Enti Locali che sostengono le famiglie meno abbienti per tale categoria di spese.

Rette e imposte: il caso anglosassone

L’IVA sulle rette delle scuole private è stata introdotta nel Regno Unito il 1° gennaio. La cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, ha dichiarato che le entrate generate contribuiranno a garantire “il massimo livello di supporto e insegnamento” nel settore pubblico. Al momento dell’annuncio, il governo aveva previsto un aumento delle rette di circa il 10% a seguito di questa misura, sottolineando che alcune scuole sarebbero state in grado di assorbirne parzialmente i costi.

La Independent Schools Council (ISC) ha riferito che molte scuole sono riuscite a ridurre le rette, escluse dall’IVA, già a gennaio per “attenuare l’impatto” sui genitori. Tuttavia, la direttrice generale dell’ISC, Julie Robinson, ha affermato che il settore è stato colpito da una “tripla batosta”: le modifiche ai contributi previdenziali, la fine delle agevolazioni fiscali per enti di beneficenza e “l’impatto del 20% di IVA sulle rette”. “A nostro avviso è evidente che il governo ha sottovalutato le conseguenze,” ha dichiarato Robinson. “Sappiamo che alcuni genitori hanno già ritirato i figli dalle scuole private per il timore dell’introduzione dell’IVA, quindi ci aspettiamo un’ulteriore diminuzione, anche se gli effetti completi si manifesteranno solo nei prossimi anni.”

Il disagio per gli studenti DSA: parla un padre 

L’aumento medio delle rette del 22,6% si confronta con un incremento dell’8,4% nel 2024 e del 6,4% nel 2023. I dati sono stati forniti alla BBC dall’Independent Schools Council (ISC), che rappresenta circa 1.400 scuole private nel Regno Unito. Il suo censimento annuale, che rileva rette e numero di studenti, viene effettuato a gennaio ed è previsto in uscita la prossima settimana.

Kath, un padre di famiglia intervistato da BBC news, ha deciso di ritirare il figlio dodicenne dalla scuola privata lo scorso ottobre, dopo aver saputo che le rette sarebbero aumentate a gennaio. “Abbiamo fatto i conti ed era insostenibile. Nel giro di due trimestri il costo stava salendo del 26%, arrivando a quasi 8.000 sterline a trimestre,” ha raccontato.
Suo figlio ha bisogni educativi speciali e disabilità (SEND), e aveva scelto il settore privato proprio per le classi ridotte e il supporto offerto. “Siamo una tipica famiglia della classe media, non navighiamo nell’oro, abbiamo un’auto di seconda mano e facciamo poche vacanze, stiamo attenti alle spese. Credo almeno che avrebbero dovuto introdurre la misura all’inizio dell’anno scolastico.”

“Trasferirlo a metà anno è stata un’esperienza traumatica, ma avevamo solo 15 giorni per accettare il posto una volta che ci è stato offerto”, ha spiegato. Kath ha ora avviato la richiesta di un piano educativo, sanitario e assistenziale per garantire al figlio il supporto necessario nella nuova scuola. “Il sistema statale è sotto pressione e sottofinanziato. Lui è un ragazzo felice e resiliente, ma ora dobbiamo lottare perché i suoi bisogni vengano soddisfatti.” Anche l’Italia vede aumenti simili: i dati più recenti parlano di un +15% per le scuole private (servizi).