Home Attualità Riapertura scuole settembre. Giannelli: che fine ha fatto l’organico Covid?

Riapertura scuole settembre. Giannelli: che fine ha fatto l’organico Covid?

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Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto sulla ripresa della scuola a settembre.

Ha auspicato la costruzione di un piano di rientro che tenga conto dell’esperienza acquisita durante questo anno scolastico, così profondamente segnato dalla situazione emergenziale. Le sue parole: “Soprattutto in vista dell’autunno, quando riapriranno le scuole, dobbiamo essere pronti, non vogliamo ritrovarci nella stessa situazione dello scorso anno. Dopo un anno dobbiamo pur avere imparato qualcosa!”

Il Presidente nazionale ANP, Antonello Giannelli, commenta: “Mancano poco più di due mesi all’inizio del nuovo anno. Non sappiamo ancora come si esprimerà il CTS sulla ripartenza ma non è irragionevole immaginare – anche in considerazione della variante Delta e delle dinamiche della pandemia – che distanziamento e dispositivi di protezione continueranno a essere la norma. Alla luce di questa considerazione condivido appieno l’invito del Presidente del Consiglio a far tesoro dell’esperienza, a non ripetere gli errori del passato e chiedo al decisore politico di non agire tardivamente ricorrendo a soluzioni improvvisate e inefficaci“.

Continua il Presidente dell’ANP: “L’ANP chiede che siano resi noti al più presto i passaggi attraverso i quali le scuole dovranno pianificare il rientro a settembre: deve essere definito un cronoprogramma preciso che consenta ai colleghi dirigenti di valutare l’uso delle risorse disponibili sulla scorta dell’esperienza maturata.  Non è più pensabile mantenere un clima di incertezza che incide non solo sul personale scolastico ma anche sulle famiglie e sugli alunni”.

Conclude Giannelli: “Se distanziamento e mascherine saranno confermati, ritengo necessario che l’Amministrazione comunichi ai dirigenti delle scuole in tempi brevissimi se esse potranno ancora contare sul cosiddetto organico COVID, di cui a oggi non si hanno notizie, e soprattutto se potranno organizzare le attività d’aula e di laboratorio in presenza senza dover subire le difficoltà – riconosciute persino dal Presidente del Consiglio – dovute ai trasporti”.