Home Attualità Rientro a scuola lunedì 14, Governo compatto con Azzolina

Rientro a scuola lunedì 14, Governo compatto con Azzolina [VIDEO]

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La riapertura della scuola è ormai questione di giorni, anzi di ore.
Azzolina e il Governo tutto sono fiduciosi.
Sulla compattezza della maggioranza gioca molto anche il clima pre-elettorale: fra una decina di giorni si dovrà votare e ogni tensione interna al Governo potrebbe creare un vantaggio per l’opposizione e soprattutto per la Lega.
Nei giorni scorsi, la Ministra si è presentata per due volte in Parlamento per riferire sulla situazione del rientro a scuola, prima in Commissione Cultura al Senato e poi in aula alla Camera.
Lucia Azzolina ha sorvolato sui problemi non ancora risolti e ha messo in evidenza i punti a favore, a partire dalle risorse stanziate per la scuola che, obiettivamente, non sono poche.
E, a favore della Ministra, si è speso anche Nicola Fratoianni (LEU), della componente più critica della maggioranza.

Sulla misurazione della temperatura degli alunni c’è un piccolo giallo: il Governo ribadisce che va fatta a casa, dalla famiglia.
Ma, proprio nella serata di mercoledì 9, è scoppiata la grana Piemonte dove il Presidente della Regione ha ordinato alle scuole di attrezzarsi per provvedere in proprio.
Contro l’ordinanza è intervenuto poche ore fa persino il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, parlando – in modo forse un po’ irrituale – di iniziativa “tardiva e inappropriata”.

Per ora è poco chiaro come si dovranno comportare le scuole con gli alunni trovati positivi al Covid19 o con quelli che presentino una sindrome influenzale. Forse la situazione si chiarirà nei prossimi giorni.

Fra ultime le prese di posizione  va segnalata quelladi  4 importanti associazioni (CIDI, MCE, Legambiente e Proteo) che chiedono che, nel decidere le misure per il rientro, si eviti di far prevalere le ragioni sanitarie su quelle educative.
Le associazione sottolineano anche la necessità di agire sulle disuguaglianze con interventi mirati soprattutto nelle aree dove maggiori sono le povertà educative e di considerare la DaD solo per l’emergenza e in modo da garantire a tutte e tutti una scuola in presenza.
Richieste di assoluto buon senso, vedremo se saranno tenute nella dovuta considerazione.