Home Attualità Rientro a scuola, secondo Aprea (FI) è iniziata l’operazione verità

Rientro a scuola, secondo Aprea (FI) è iniziata l’operazione verità

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Con il vertice di ieri fra Conte, Azzolina, Speranza, De Micheli e Arcuri è iniziata una vera e propria “operazione verità” sul problema del rientro a scuola: lo afferma Valentina Aprea, responsabile scuola di Forza Italia.
“Alla fine dell’incontro – sostiene Aprea – il Premier ha dovuto prendere atto degli inaccettabili ritardi e delle gravi lacune organizzative che ancora pesano come macigni alla vigilia dell’apertura dell’anno scolastico”.

C’è anche chi sostiene che la riunione di ieri segna non soltanto l’avvio della operazione verità, ma anche una sorta di vero e proprio commissariamento della ministra Azzolina da parte del presidente Conte.
Lettura che viene indirettamente confermata persino da un componente della maggioranza, Gennaro Migliore (PD) che pochi minuti fa, intervenendo su La7, ha detto chiaramente che Azzolina è stata inadeguata e che l’intervento di Conte è stato assolutamente doveroso.

“Il Parlamento, le scuole e le famiglie – prosegue Aprea – hanno il diritto di conoscere esattamente dove, nel Paese, c’è carenza di aule, dove mancheranno i banchi monoposto per il distanziamento a settembre e quando e quanti e quali docenti (docenti di ruolo, supplenti o studenti incaricati) verranno assegnati alle scuole”.

“Ma soprattutto – accusa la deputata di Forza Italia – è scandaloso che a fine agosto non sia stato risolto ancora il problema del trasporto scolastico che condiziona fortemente l’organizzazione familiare e l’orario delle attività scolastiche”.

Da noi interpellata Valentina Aprea così conclude: “Giovedì 27 alle ore 13 è in programma una audizione del responsabile del CTS Agostino Miozzo e noi abbiamo intenzione avere risposte chiare e garanzie precise sui problemi che ancora oggi risultano del tutto irrisolti: uso delle mascherine, allestimento di presìdi sanitari nelle scuole, somministrazione dei test sierologici e rilevazione della temperatura degli alunni (che a nostro parere deve essere fatta a scuola e non demandata soltanto alla responsabilità delle famiglie)”.