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Riforma del Ministero della Pubblica Istruzione

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in prima lettura, il regolamento di riordino del Ministero della Pubblica istruzione che sarà sottoposto al parere del Consiglio di Stato e a quello delle Commissioni parlamentari competenti per l’ approvazione definitiva. Il provvedimento mantiene in vita i cosiddetti uffici di diretta collaborazione. E cioè: l’Ufficio di Gabinetto, l’Ufficio legislativo; la segreteria del ministro; l’Ufficio del consigliere diplomatico; l’Ufficio stampa e  il servizio di controllo interno, ma è prevista, comunque una nuova regolamentazione del loro funzionamento allo scopo di ottimizzarne l’efficienza. Quanto agli uffici dell’Amministrazione centrale, essi saranno articolati in due dipartimenti e tre servizi di livello dirigenziale generale. Il dipartimento per lo sviluppo dell’istruzione si occuperà dei programmi che lo stato andrà a definire per tutte le scuole. Il dipartimento per i servizi sul territorio definirà invece gli indirizzi e l’organizzazione dei servizi nel territorio, per la valutazione della loro efficienza. Tra le sue funzioni vi sarà anche quella di seguire la materia del reclutamento e dello stato giuridico del personale della scuola e dell’amministrazione.
Un compito particolarmente delicato in un contesto caratterizzato ormai da continue innovazioni. I tre servizi centrali eserciteranno, invece, funzioni strumentali di interesse comune ai dipartimenti e agli Uffici scolastici regionali con il compito di controllare gli affari economici, l’informatizzazione e la comunicazione.
E’ previsto, infatti, un servizio per gli affari economici; un altro per l’automazione informatica e l’innovazione tecnologica ed infine un servizio per le comunicazioni. I provveditorati scompariranno completamente ed al loro posto saranno istituiti uffici scolastici regionali, di livello dirigenziale generale, aventi sede in ciascun capoluogo di regione e costituenti ognuno un autonomo centro di responsabilità amministrativa.Il loro compito sarà quello di garantire che gli standard formativi e dei servizi di consulenza e supporto alle scuole trovino efficace attuazione sul territorio.