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Rinnovo Rsu, la campagna elettorale entra nel vivo

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La campagna elettorale per il rinnovo delle Rsu entra nel vivo. A pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste, il termine è l’8 febbraio, i sindacati stanno raccogliendo gli ultimi candidati. Ma anche i presentatori delle liste, i sottoscrittori (il 2 per cento degli elettori) ed i loro rappresentanti da collocare in seno alla commissione elettorale che dovrà fare in modo che tutto proceda regolarmente durante le elezioni fissate dall’Aran per il 5, 6 e 7 marzo, oltre che in occasione dello scrutinio finale. L’appuntamento è fondamentale. Primo perché torna dopo oltre cinque anni, la maggior parte dei quali a gestire i rapporti con Governi poco vicini alla scuola.
In questi giorni i sindacati stanno cercando di far conoscere i loro programmi triennali (anche se in oltre mille istituti a settembre sarà di nuovo necessario tornare alle urne a causa degli effetti del dimensionamento che si concretizzeranno in estate): nelle scuole, attraverso i loro candidati e sostenitori. Ma a che a livello nazionale. Con comunicati e notizie particolarmente vicine ai sentimenti dei lavoratori.
La Gilda, ad esempio, ha oggi reso pubblico che il personale è entrato in stato di agitazione: se non dovesse al più presto concretizzarsi la promessa del ministro Profumo di accordare gli scatti automatici entro pochi giorni, potrebbe scattare anche lo sciopero. Su questo stesso punto, il blocco degli scatti, anche la Uil ha alzato la voce: “registriamo un ritardo inverosimile – ha detto il segretario Di Menna – il prevalere di una burocrazia irrispettosa delle esigenze di quanti, ogni giorno, con il loro lavoro fanno funzionare le scuole”. E tra i ritardi “c’è anche la questione degli inidonei. Si tratta di insegnanti – ha spiegato la Uil – rimasti in bilico tra pensione e servizio. In attesa risulterebbero malati”.
Anche lo Snals-Confsal si è compiaciuto dell’inclusione nel decreto ‘Milleproroghe’ della norma che permetterà di attuare l’attesissimo organico funzionale: dopo aver sottolineato che la richiesta dell’organico triennale era stata fatta “inizialmente dal solo” Snals, il sindacato guidato da Nigi ha annunciato che “ora ci impegneremo nella fase attuativa, che dovrà partire dall’anno scolastico 2013-2014, e su essa vigileremo”.
Ma c’è anche chi ha cercato sino all’ultimo di allargare il voto anche ai precari più sfortunati, quelli che operano nella scuola solo attraverso supplenze brevi. Come la Flc-Cgil, che nei giorni scorsi ha pubblicamente chiesto l’applicazione della “parità dei diritti sul luogo di lavoro tra precari e lavoratori con contratti a tempo indeterminato”. E questo perchè, ha aggiunto il sindacato di Pantaleo, “la composizione della platea elettorale” sia “più ampia possibile”.
Prendendo spunto da questa dichiarazione, è sceso in campo pure il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, che si chiede “come mai la stessa Flc-Cgil sino a qualche giorno fa non abbia avuto nulla da eccepire contro il regolamento che disciplina il rinnovo delle Rsu, non firmandolo oppure mettendo a verbale i punti da cui si dissocia” In ogni caso “chiedere che tutti i precari in servizio possano essere ammessi alle urne – ha aggiunto Pacifico – significa attuare quella parità di diritti tra personale a tempo determinato e a tempo indeterminato che l’Ue ha introdotto con la direttiva 1999/70/CE”. Con l’occasione, l’Anief ha chiesto anche di ridurre ad un anno il mandato degli eletti come Rsu: “in caso contrario docenti e Ata in servizio in oltre mille scuole” torneranno alle urne già a partire dal prossimo mese di settembre.