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Ritorno a scuola, crescono i contagi e l’età scende fino a 30 anni: siamo tornati ai livelli di maggio

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Il ritorno a scuola si complica. Mentre il Comitato tecnico scientifico puntualizza che “nel caso fosse impossibile garantire il metro di distanza gli studenti dovranno indossare la mascherina chirurgica e ci dovrà essere un’adeguata areazione”, dal ministero della Salute giungono dati poco rassicuranti sul numero di contagiati, che risultano in aumento e sempre più giovani.

Nelle ultime 24 ore i contagiati dal Covid risultano 629, contro i 574 del giorno precedente. Il totale dei casi totali sale ora a 253.438. In Veneto (+120) e Lombardia (+94) i maggiori incrementi. Solo in Trentino e Valle d’Aosta non si sono registrati nuovi casi. I tamponi effettuati sono stati 53.123, in crescita rispetto ai 46.723 del 14 agosto.

Numeri in rialzo in Toscana ed Emilia Romagna

Risale il Coronavirus anche in Toscana con 38 nuovi positivi rilevati dalle Asl nelle ultime 24 ore, di cui 12 sono rientri dall’estero (9 per vacanze, più tre contatti diretti).

Quello che preoccupa è che, sempre nel territorio toscano, l’età anagrafica media dei nuovi positivi è di 30 anni e per quanto riguarda gli stati clinici dei 38 nuovi rilevati il 46% è asintomatico, il 46% con scarsi sintomi e l’8% con sintomatologia lieve.

Il balzo dei contagi da Coronavirus ha riguardato anche l’Emilia-Romagna, dove a Ferragosto si sono contati 71 nuovi positivi, di cui 40 asintomatici da screening regionali e attività di tracciamento contatti.

Appello nel Lazio

L’aumento di infetti da Covid non risparmia il Lazio, dove nel giorno di Ferragosto si sono registrati 58 casi: di questi, oltre la metà dei casi sono di importazione o riguardanti giovani di rientro dalle vacanze.

“Siamo tornati ai livelli di maggio – ha detto l’assessore alla sanità Alessio D’Amato -, se continua così si rischia di pregiudicare l’apertura delle scuole in sicurezza. Occorre il rispetto delle misure di prevenzione e lo stop agli assembramenti e l’obbligo di mascherina nei luoghi di maggior frequentazione. Occorre la limitazione dei viaggi nelle aree a rischio”.

In questa chiave, per ridurre i rischi, dal 16 agosto partiranno i test all’Aeroporto di Fiumicino per chi rientra da Croazia, Spagna, Malta e Grecia; previsti oltre 2.000 arrivi da zone a rischio.

“Uno sforzo enorme per la sicurezza dei viaggiatori. Ringrazio della collaborazione ADR e un ringraziamento a tutti i nostri operatori sanitari e alle USCA-R”, ha detto sempe l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato.

Guerra (Oms-Cts): non va per niente bene

Come abbiamo già avuto modo di scrivere, anche Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Oms distaccato a Roma per seguire da vicino i fatti italiani e tecnico del Cts, conferma le preoccupazioni.

“Siamo in una fase di lenta crescita dei casi. La curva sale, lentamente ma in modo costante. E può bastare poco per ripiombare nell’emergenza”, ha detto al Corriere della sera.

Il rischio è “arrivare a ridosso della riapertura delle scuole con un numero di casi che la renderebbero pericolosissima. Perché è matematico che la curva col ritorno in aula salirebbe ancora. Allora o azioniamo il freno o andiamo a sbattere. L’Italia per incidenza di nuovi casi è ancora in coda rispetto ai grandi Paesi europei. Guardiamo cosa succede in Francia e Spagna. Però rispetto a qualche settimana fa il nostro Paese mostra una sequenza di tanti, troppi piccoli focolai che tengono alta la circolazione del virus”.

“Sembra – ha continuato l’esperto – che la gente non abbia compreso quanto siamo in pericolo – osserva – è adesso che dobbiamo agire, dopo potrebbe essere troppo tardi. Ci vuole un battito d’ali per rientrare nella criticità. Man mano che i casi di nuovi positivi si accumulano i tempi di moltiplicazione dei contagi si accorciano”.

“Significa che la crescita dell’epidemia da lenta diventa rapida e si ha una progressione geometrica. Potremmo” tenere in pugno la situazione “se tutti, mostrassero senso di responsabilità rispettando le tre regole base. Mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Faremmo ancora in tempo a tornare indietro, a cambiare marcia. Invece si vedono movide, affollamenti in spiaggia, giovani che tornano infetti dalle vacanze e spesso diffondono il contagio in famiglia. No, no va per niente bene”, ha concluso Guerra.