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Ritorno a scuola, l’inflazione si fa sentire: in vista aumenti anche per il materiale scolastico

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L’inflazione autunnale, come detto, peserà anche sulla scuola. Dagli insegnanti, specie quelli fuori sede, costretti a spese extra, alle famiglie che dovranno mantenere i propri figli a scuola. L’attenzione va soprattutto sui libri scolastici che rappresentano certo una fetta importante del budget. Ma non vanno dimenticati gli articoli di cartoleria come quaderni, quadernoni, e altro materiale vario. Anche qui gli aumenti si fanno sentire. Secondo l’Unione Nazionale Consumatori, ci sarà un 15,3% di rialzo rispetto alla media nazionale, il doppio in confronto a un anno fa.

Colpa ancora una volta dei costi dell’energia e della produzione della carta e ripercussioni che si avvertiranno tra settembre e ottobre quando cartolerie e supermercati termineranno gli scaffali con le scorte.

Secondo ‘Repubblica’ per un bambino di prima elementare la spesa minima è di 59,99 euro, la massima di 185,60 euro, considerando solamente zaino, astuccio, penne, quaderni e diario. Aumenti di materiale scolastico che a Milano arrivano a toccare il 7,7% rispetto a un 6,5% di media nazionale.

Libri scolastici, 350 euro di media a famiglia

In un altro articolo, spieghiamo i criteri adottati dal ministero. Secondo La Repubblica, mediamente ogni famiglia con un ragazzo alle scuole superiori spenderà attorno ai 350 euro, senza contare i dizionari, un esborso particolarmente significativo al primo di liceo e con una certa variabilità legata all’indirizzo di scuola. Sempre secondo Repubblica sarebbe il liceo scientifico l’indirizzo in cui gravano i maggiori costi. Per le classi non sperimentali si andrebbe dai 371 euro medi in Lombardia ai 385 della Sicilia. Peraltro, come anticipato, in Lombardia arriviamo fino a 500 euro a famiglia per la prima classe di liceo.