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Rom, piano di scolarizzazione

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Dopo che Ministero dell’istruzione ha fornito dati inediti (pubblicati lo scorso 4 luglio da “Vita non profit magazine”) sulla scolarizzazione dei bimbi rom, il ministro Mariastella Gelmini ha affermato che da settembre partirà un piano ministeriale che prevede l’insegnamento con ore supplementari della lingua italiana per i bambini, la formazione di insegnanti e dirigenti scolastici nelle scuole dove sono presenti bambini rom (i docenti saranno formati come “mediatori culturali” in grado di comprendere gli aspetti linguistici e valoriali della cultura rom) nonché protocolli d’intesa con associazioni che si occupano di rom per uno scambio di informazioni al fine di migliorare gli interventi di sostegno alla scolarizzazione.

Nel comunicato diffuso dal Ministero dell’istruzione, la Gelmini evidenzia che si vuole “veramente raggiungere una piena integrazione è indispensabile conoscere quanti potenziali studenti non sono mandati a scuola dai genitori”.
Con riferimento alla rilevazione di tutti i bambini presenti nei campi nomadi attraverso le impronte digitali, nonostante le perplessità avanzate da vari settori e i pareri contrari, con la ferma posizione espressa dall’Unione Europea, il Ministro ha difeso il provvedimento affermando che non si tratta di “uno strumento di discriminazione ma di tutela nei confronti di bambini che molto spesso sono indirizzati alla delinquenza e all’accattonaggio”.