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Safer Internet Day, Valditara: “Investiremo due miliardi sulla cittadinanza digitale. Istituire giornata dedicata a aspetti positivi della Rete”

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In occasione del Safer Internet Day 2023 il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha diffuso un videomessaggio in cui ha discusso a proposito dell’uso delle tecnologie digitali da parte dei giovanissimi, dei relativi rischi e delle relative possibilità.

Ecco le parole del capo del dicastero di Viale Trastevere: “L’innovazione tecnologica da sempre caratterizza i mutamenti generazionali. Oggi, rispetto alle nuove tecnologie, si assiste a una vera inversione dei ruoli con le nuove generazioni. I nativi digitali sono molto più esperti rispetto ai genitori, più competenti perché sono nati in un mondo digitale e multimediale. Internet rappresenta per loro un luogo familiare e naturale. L’adulto ha invece conosciuto il digitale in età adulta e spesso ha una certa indifferenza. Dai dati raccolti sappiamo che i bambini iniziano a usare le tecnologie digitali sempre più precocemente e per periodi di tempo sempre più lunghi, anche 7 ore al giorno davanti agli schermi”, ha esordito il ministro.

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“I bambini trascorrono più tempo con i media digitali che con i loro genitori o addirittura a scuola. Questa abitudine può avere un impatto sul loro sviluppo fisico, psicologico e sociale. I dati sugli effetti della digitalizzazione sui processi di pensiero indicano che i nuovi media sollecitano positivamente le capacità di elaborare le informazioni. Ma queste informazioni, elaborate rapidamente, sono più superficiali. E ciò potrebbe portare alla scarsa tolleranza alle frustrazioni e scarsa attenzione e memoria”.

“Molte ricerche indicano uno slittamento del confine tra sfera pubblica e privata soprattutto durante l’adolescenza. La costruzione di una rete sociale ampia è prioritaria tanto da andare a scapito della riservatezza della vita privata, spesso troppo esibita”.

“I giovani costruiscono la realtà tramite i media e spesso integrano la realtà dei rapporti in presenza con quella online. Un evento accaduto a scuola può diventare oggetto di discussione online oppure relazioni virtuali possono evolvere in conoscenze faccia a faccia. Si tratta di opportunità ma spesso ci sono anche dei rischi. Il pericolo può emergere quando il ragazzo non riesce a integrare tra loro le varie realtà e le loro identità. La facilità con cui è possibile sperimentare le diverse identità in rete può infatti comportare fragilità nella costruzione della personalità”.

“Tra le opportunità ci sono lo sviluppo delle abilità di ricerca e di valutazione critica delle informazioni, la possibilità di incrementare le occasioni socio-relazionali. Dall’altro lato però ci sono rischi, come la diffusione di informazioni riservate, episodi di cyberbullismo o di dipendenza. La pandemia ha determinato un aumento del fenomeno del cyberbullismo”.

La proposta di Valditara

“Ormai siamo immersi in cui non esiste un’alternativa offline, in cui il digitale permea la nostra esistenza e la formazione della reputazione. I ragazzi possono avere come un’ossessione per la realizzazione della costruzione del sé online. Magari per una manciata di like e per essere inclusi o esclusi dal gruppo si può arrivare a commettere errori. Occorre lavorare sulle competenze digitali costruendo un percorso di consapevolezza e cittadinanza digitale. La scuola può e deve avere un ruolo fondamentale. Investiremo 2 miliardi sulla cittadinanza digitale. L’81% dei ragazzi vorrebbe una giornata dedicata proprio a questo: per loro è fondamentale ragionare su questi temi. Hanno bisogno di essere informati su questo tema ma anche di un evento che parli soprattutto di competenze, opportunità e possibilità, con la priorità di parlare di aspetti positivi e utili della rete. La Giornata Europea sulla Cittadinanza Digitale vuole diventare questa occasione e noi lavoreremo affinché venga presto istituita”, ha concluso.

La diretta della Tecnica della Scuola sul bullismo

Il terzo appuntamento dell’anno di educazione civica che La Tecnica della Scuola dedica agli istituti scolastici (classi dalla terza media al quinto anno delle superiori), “Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, consigli pratici su come contrastare un fenomeno in crescita“, ha riguardato proprio questo tema.

(Se la tua classe non è ancora iscritta, vai al seguente link per farlo)

Il 7 febbraio dalle ore 10:30 alle 12:00, in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, ci siamo confrontati insieme sui temi dei diritti, della dignità sociale, dell’uguaglianza, del contrasto ad ogni forma di denigrazione e privazione e della sicurezza in rete, alla luce degli articoli della nostra Costituzione2, 3, 9, 15, 28, 30, 33, 34, 38.

Gli ospiti dell’evento

  • Lisa Di Berardino, vice questora della polizia postale e delle comunicazioni, Centro operativo sicurezza cibernetica di Milano;
  • Daniele Manni, docente di informatica e auto-imprenditorialità presso l’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce, vincitore del ‘Global Teacher Award 2020’ (primo italiano a riuscirci) e tra i promotori della startup Mabasta, contro il bullismo, premiata dal Presidente della Repubblica Mattarella;
  • Mirko Cazzato, Studente dell’anno 2021, co-fondatore e team leader della ‘startup’ sociale ‘MaBasta-Movimento anti bullismo animato da studenti adolescenti’, selezionato nella Top 10 mondiale del “Global Student Prize”, risultato tra i dieci studenti più impattanti al mondo per l’impegno sociale.