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Salvini (Lega): “L’educazione civica a scuola in alcuni casi non basta, meglio qualche mese di servizio militare o civile”

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Matteo Salvini, leader della Lega, vicepresidente del Consiglio e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti è tornato a parlare di scuola. Stavolta lo ha fatto riprendendo un fatto di cronaca relativo ad un 14enne che in Campania ha danneggiato con un ordigno esplosivo un bar che gli aveva vietato di giocare con la slot machine.

Secondo il vicepremier molto andrebbe fatto fuori dalla scuola, che a suo avviso non riesce davvero a “educare” i giovani. Salvini si è sfogato così su Facebook: “Forse l’educazione civica a scuola in questi casi non basta”, ha esordito. Ed ecco quale sarebbe la sua proposta: “Sempre più convinto che qualche mese di servizio militare o civile farebbe bene a tanti”, ha concluso.

Insomma, Salvini sembra essere in sintonia con il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha più volte affermato di voler istituire lavori socialmente utili per rieducare alunni indisciplinati. Ma davvero il servizio militare o civile potrebbe essere la soluzione per evitare questo tipo di deriva nei giovanissimi?

Qual è il ruolo della famiglia in questi casi?

Qualche giorno fa il presidente del Senato Ignazio La Russa si è fatto promotore di un disegno di legge volto a introdurre una mini naja volontaria di 40 giorni e far valere l’esperienza come punti in più alla maturità e all’Università oppure come punteggio aggiuntivo nei concorsi pubblici.

In molti, nei commenti al post pubblicato dal leghista, hanno sottolineato che molto andrebbe fatto in casa, che l’educazione viene innanzitutto forgiata dai genitori. E poi, l’educazione civica è davvero inutile? Quale dovrebbe essere il suo obiettivo?

“In classe senza distrazioni”

Per Salvini, insomma, ci vuole il pugno duro; com’era prevedibile, il ministro ha salutato con soddisfazione l’invio della circolare di Valditara di ieri che ribadisce il divieto di uso dei cellulari in classe. Ecco il commento di Salvini, affidato sempre a Facebook. “Condivido l’iniziativa del ministro Valditara di dire stop ai cellulari nelle aule. C’è bisogno di ripristinare buonsenso, educazione e rispetto, dentro e fuori dalle classi. In classe si deve andare per studiare, ascoltare e imparare, senza distrazioni”.