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Save the Children: disuguaglianze educative in crescita

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In Italia, la povertà economica delle famiglie, dice Save the Children, ha un forte impatto anche sulla povertà educativa di bambini e adolescenti. In Italia una famiglia con reddito più basso e residente nel Mezzogiorno spende in media 5 euro al mese per l’istruzione dei figli, a fronte dei 33 spesi da una famiglia che vive nella stessa area, ma appartiene a una fascia più ricca della popolazione o al Nord. 

Secondo Save the Children gli aumenti dei prezzi di alcuni beni e servizi hanno determinato un cambiamento in alcune voci di spesa delle famiglie, indicando un aumento delle disuguaglianze educative. Anche le famiglie meno abbienti nel Nord del Paese hanno ridotto la quota della spesa per l’istruzione, che è passata dall’1,06% del totale allo 0,57%. 

Per contrastare questo fenomeno e assicurare a tutti i bambini e gli adolescenti la possibilità di apprendere l’Organizzazione ha promosso, grazie al sostegno dell’Istituto Buddista Italiano, è nato il progetto “DOTi – Diritti ed Opportunità per Tutte e tutti”, attraverso il quale duemila minori, dal 2020 al 2023 riceveranno una “dote educativa”. 

Delle oltre 1400 doti, già erogate, emerge che il 38,6% è stato finalizzato per assicurare loro il diritto allo studio. I partner implementatori del progetto “DOTi” sono: AppStart Cooperativa Sociale Onlus, Associazione Get Up, Associazione Inventare Insieme Onlus, Associazione Laboratorio Zen Insieme, Cooperativa Antropos Onlus, Cooperativa Santi Pietro e Paolo, Cooperativa Sociale Comunità del Giambellino, CSI Catania, Associazione Futuro Domani.