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Scatti anzianità, il cerchio si chiude: sul piede di guerra pure la Gilda

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Mancava solo la Gilda degli insegnanti dalla lista dei sindacati della scuola che hanno deciso di puntare i piedi contro l’inatteso silenzio dell’amministrazione sugli scatti automatici in busta paga del personale scolastico riguardo l’anno scolastico in corso. La Gilda però non si è fatta attendere. “Quella degli scatti di anzianità è una questione da risolvere subito”, ha spiegato il coordinatore nazionale del sindacato autonomo, Rino Di Meglio. Aggiungendo che su questa vicenda non bisogna dimenticare che c’è da onorare “l’impegno pubblico assunto dall’ex ministro dell’Economia Tremonti”.
Se la situazione non dovesse sbloccarsi, migliaia di docenti e Ata sarebbero privati dell’unica possibilità di incrementare la loro busta paga (visto che nella scuola non vi sono possibilità di fare carriera). “Pacta servanda sunt”, ha tenuto a specificare Di Meglio. Prima di indicare al responsabile del Miur un’azione non molto distante da quella espressa dallo Snals
: “è necessario e urgente – ha detto il coordinatore della Gilda – che il ministro Profumo faccia sentire la sua voce con Mario Monti, presidente del Consiglio, nonché titolare del dicastero di via XX Settembre”.
Secondo Di Meglio, infatti, “non c’è più tempo da perdere. Occorre risolvere la questione scatti che, tra l’altro – ha concluso il sindacalista – vengono finanziati attraverso la riduzione degli organici e il risparmio di spesa che ne deriva”.
Ma cosa succederà se il problema economico dovessi rivelarsi insormontabile? Si tratta, tra l’altro, di una eventualità tutt’altro che remota. Almeno sino a quando non verranno individuati dei fondi, sottratti dai risparmi dello stesso Miur per essere dirottati su altri capitoli di spesa. La Gilda per il momento dice solo di essere “sul piede di guerra”. Facendo però intendere che la mobilitazione contro l’amministrazione ed il governo si sta rivelando sempre più che una eventualità.