Home Attualità Scelta testi, rimozione e negazione della memoria storica. Il caso del Texas

Scelta testi, rimozione e negazione della memoria storica. Il caso del Texas

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Numerose testate statunitensi, all’unisono, hanno provveduto a denunciare il caso grave del Texas il quale, con il mero fine di tutela esercitato nei confronti di studenti e famiglie, ha permesso ad una scuola l’eliminazione e il bando dagli edifici scolastici pubblici di testi considerati ostili alla formazione globale. La soppressione dell’identità culturale veicolata dalla letteratura, sacra o laica che sia, contribuisce ad alimentare fenomeni gravi nemici della Storia e della Memoria, culla identitaria di interi popoli e dell’umanità tutta. Negazione, revisionismo e rimozione dei fatti storici e delle relative espressioni concretizzate in postille, testi e menzioni vanno combattuti con ogni mezzo, indipendentemente dall’appartenenza politica: per favorirne la legittimazione storica ed identitaria, non vengono menzionate pagine di scherno per via della rimozione forzata dai luoghi educativi di quelle testimonianze dirette, faccenda propria dei regimi totalitari del secolo scorso. Ad essere interessati da questa azione di riforma sono anche testi sacri quali la Bibbia cattolica e storico-letterari quali il Diario di Anne Frank

Una questione di contenuti socio-emotivi dannosi e indottrinamento. La denuncia della CNN

Il Keller Independent School District del Texas ha introdotto da qualche anno la politica di mettere libri e materiale scolastico ‘in prova’ per 30 giorni prima di decidere se includerli nei suoi programmi e corsi afferenti all’offerta formativa. In passato sono stati messi in discussione testi relativi all’educazione all’inclusività da esercitare nei confronti di studenti LGBT+, per i quali le scuole del distretto si sono pronunciate contro, contestandone i contenuti. Presso il corrente anno scolastico è toccati alla Bibbia cattolica e ad una versione illustrata del Diario di Anne Frank, i quali saranno sottoposti ad una perizia presso una Commissione speciale composta da genitori, docenti ed istituzioni locali. Secondo PEN America, la principale organizzazione USA per la promozione della letteratura e la difesa della libertà di espressione, sono stati ben 1.586 i libri vietati in 86 distretti scolastici in 26 stati dal 31 luglio 2021 al 31 marzo 2022. In Texas lo scorso aprile il governatore Ron DeSantis, uno degli aspiranti alle primarie repubblicane per le presidenziali del 2024, ha messo al bando oltre 50 libri di matematica per i loro contenuti “politici“. Circa 50 testi su 142 sono responsabili di indottrinare gli studenti per via di contenuti socio-emotivi inappropriati. 

La scelta dei testi in adozione nel Belpaese. Le linee guida del MIUR per monitorare il cambiamento

Il collegio dei docenti, in base alle richieste dei singoli docenti rese note presso i consigli di classe e di interclasse, delibera la scelta dei libri di testo da adottare. Al dirigente scolastico spetta la vigilanza sulle modalità di scelta effettuate. Il collegio dei docenti è tenuto a deliberare le adozioni nell’anno scolastico precedente, così da consentire agli alunni di iniziare l’anno scolastico con tutti i testi necessari. Ad anno scolastico iniziato non è consentito modificare quanto deliberato nel precedente anno scolastico, rende noto il MIUR. L’adozione dei singoli testi è svolta, in ottemperanza alla normativa, dai singoli docenti relativamente anche al tetto massimo di spesa per le famiglie: questo si riduce del 10% se la scelta ricade sui libri di testo redatti in modalità mista (contenuti digitali integrativi) e del 30% su libri di testo in modalità digitale. I testi devono rispettare le linee guida delle UD, del Piano dell’Offerta Formativa e l’ordinamento scolastico, con riferimento aggiuntivo all’interdisciplinarietà, agli approfondimenti, alla densità testuale, all’utilizzo appropriato dei materiali e delle fonti ed all’utilizzo di un linguaggio adeguato ai destinatari.