
Vincenzo Schettini, professore di fisica, riconosciuta “star” dei social per chiara fama, sarà presente come protagonista al Concertone del 1° Maggio a Roma. Lo vedremo insomma sul palco accanto ai big della canzone e non solo.
È la prima vota, a nostra memoria, che un docente (a parte Roberto Vecchioni che è pure cantante per professione) calca il palco del Concertone del Primo Maggio, attorno a cui migliaia di giovani, e no, si riuniscono all’insegna della musica e del divertimento, ma pure, e soprattutto, delle bandiere dei sindacati dei lavoratori.
Il Primo Maggio come è noto, festeggia il lavoro e i lavoratori e venne proclamato come festa internazionale nel 1889 al Congresso di Parigi della Seconda Internazionale socialista, per commemorare il massacro di Haymarket, a Chicago nel 1886 durante una manifestazione per la riduzione della giornata lavorativa a 8 ore: 8 ore per educarsi, 8 ore per il riposo e 8 per il lavoro.
Sembra che molti lavoratori, per ripararsi dai colpi della polizia durante quelle giornate di sciopero (durarono oltre 4 giorni), avrebbero piegato il braccio e chiuso il pugno, da cui il successivo saluto dei comunisti e dei socialisti. In Italia, la festa del 1° maggio fu introdotta nel 1891 e proibita nel 1923 dal fascismo. Fu ripristinata nel 1946.
Ritornando al nostro Vincenzo Schettini, nel corso di un video trasmesso da RaiNews, ha detto, col suo caratteristico sorriso: “Sono emozionatissimo”; e poi ha aggiunto: “Il palco del Primo maggio è importante. Ma soprattutto perché sono un prof e sono un musicista, quindi ci salgo anche da musicista, anche se non suonerò.
“Sono un prof e voi lo sapete, mi piace lanciare dei messaggi importanti: quello del Primo Maggio è un palco importante perché non parla solamente di celebrazione del lavoro, ma parla anche di celebrazione della conoscenza. Perché specialmente nel mondo di oggi, in un mondo in cui lavoro sta cambiando, bisogna rendersi conto che l’essere preparati e l’essere sempre più capaci di essere elastici mentalmente, porterà voi ragazzi, voi giovani, ad immergervi in un mondo di opportunità e questa è una cosa alla quale credo moltissimo”.
“Lo so che è un mondo anche molto duro quello che ci attende, perché è un mondo ricco anche di difficoltà. Però ricordatevi che le difficoltà aiutano a crescere. Questo per me è sempre stato valido, fin da quando ero bambino. Ragazzi, faccio il tifo per voi”.
I media, commentando, scrivono che la sua presenza rompe gli schemi classici dell’evento musicale, perché ha fatto leva e riferimento alla conoscenza e al sapere e dunque alla cultura come mezzo per pianificare il futuro.
Ma soprattutto, ci pare di capire, mette la scuola, attraverso la sua persona, al centro dell’attenzione dei tantissimi giovani che si raccoglieranno a Roma, e lancia loro pure un messaggio abbastanza forte: studiare fa bene e la cultura, come la professione di insegnante, non rimane indietro, non è contemplazione del passato, ma fondamento per capire il presente, e cambiarlo se occorre, e pianificare il futuro
E il messaggio di prof Schettini si è concluso con un’ironica frase, tipica del prof, diretta ai conduttori del Concertone 2025: “A proposito di presentatori, Big Mama, Noemi ed Ermal Meta: preparatevi, perché vi interrogo“.