Home Alunni Scolasticidio a Gaza, quando il diritto all’istruzione è negata, una mostra fotografica...

Scolasticidio a Gaza, quando il diritto all’istruzione è negata, una mostra fotografica lo racconta

CONDIVIDI

Si inaugura il 16 ottobre a Firenze la mostra fotografica “(d)istruzione a Gaza – quando il genocidio si fa scolasticidio”, presso la Biblioteca di Scienze Sociali, a cura dell’Università di Firenze.

Si tratta di un racconto attraverso gli scatti del fotografo, videomaker e editor palestinese Dahman Eyad, che fa parte del gruppo “Tellers Production”. L’autore ha fotografato le centinaia di scuole e atenei colpite e distrutte dai bombardamenti, narrando la frattura profonda tra il diritto all’istruzione e la realtà di uno sterminio sistematico, che ha pianificato la distruzione del 90% di tutte le istituzioni educative della Striscia di Gaza e lo smantellamento dell’intero sistema di istruzione palestinese. Le fotografie di Eyad sono una drammatica testimonianza non solo infatti narrano della perdita di edifici, ma anche quella di spazi di cultura, istruzione, crescita, di sogni e di futuro per migliaia di bambini, ragazzi e giovani.

La mostra vuole essere un viaggio visivo e stimolante, che invita a riflettere sul prezioso il diritto universale all’educazione.

Lo scolasticidio

Il brutale attacco all’istruzione è stato definito “scolasticidio”, termine coniato per descrivere la calcolata distruzione delle istituzioni accademiche e della vita intellettuale.

Introdotto per la prima volta dal professor palestinese Karma Nabulsi nel 2009, il termine è stato coniato come “distruzione deliberata e sistematica dei sistemi educativi” Considerato da molti come parte di una strategia più ampia volta a spezzare lo spirito di una comunità e negare alla sua gente la capacità di ricostruirsi, il termine è stato utilizzato come un potente descrittore degli attacchi in corso al sistema educativo di Gaza.

Nel 2024, gli esperti delle Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme sulla distruzione deliberata del sistema educativo palestinese. Hanno avvertito che ciò potrebbe costituire un atto di “scolasticidio”, uno sforzo sistematico per eliminare l’istruzione per i bambini palestinesi.

Scuole e università nella Striscia di Gaza

Come riportato ad agosto 2025 da Amnesty International, la distruzione di tutte le scuole ha ridotto al collasso un sistema educativo tra i più avanzati del Medioriente. Le 11 università e tutte le scuole UNRWA (United Nations relief and works agency for Palestine refugees in the near east) sono state ridotte in macerie, privando un’intera generazione del diritto allo studio. Attaccare deliberatamente le scuole, secondo Ehab Abo Khair dell’Università al-Israa è una violazione del diritto internazionale umanitario e se non vengono solamente bombardate ma rase al suolo metodicamente, si parla di “scolasticidio”, distruzione deliberata e sistematica del sistema educativo.

L’istruzione non è un danno collaterale, è l’obiettivo“, afferma ancora Khair, portavoce dell’Università al-Israa di Gaza. L’Università di Al-Israa, un tempo pilastro dell’istruzione superiore a Gaza, è stata l’ultima università ancora in piedi nella regione all’inizio del 2025. Abo Khair spiega che l’università è stata occupata dall’esercito israeliano per 70 giorni prima di essere completamente rasa al suolo il 17 gennaio 2025, due giorni prima dell’inizio del cessate il fuoco nell’enclave.

Per saperne di più

È possibile richiedere la mostra fotografica scrivendo una mail a: [email protected]