
È morto all’età di 90 anni
Fulco Pratesi, fondatore del Wwf e presidente onorario di Wwf Italia, fra le figure più rappresentative e prestigiose dell’ambientalismo italiano, giornalista e politico, da giorni ricoverato in ospedale a Roma, è venuto a mancare oggi. Aveva 90 anni.
Lo ricordiamo appunto per le sue lotte a favore della Natura, indifesa purtroppo, di fronte agli accanimenti dell’uomo, talvolta più bestia delle bestie che ama cacciare e distruggere.
Nel comunicato pubblicato dal Wwf , si legge: Con grandissima tristezza e un pizzico di incredulità vi comunichiamo che il nostro Fulco ci ha lasciati. Era stato ricoverato qualche giorno fa con la speranza di una rapida soluzione, ma la situazione si è rivelata più complessa del previsto e se n’è andato questa notte. Non ci sono parole sufficienti per raccontare cosa la sua vita ha significato per molti di noi personalmente, per tutto il Wwf e più in generale per l’ambientalismo italiano, che ha letteralmente rivoluzionato. Ci lascia il compito di difendere tutte le conquiste degli anni passati e di immaginarne di nuove… e lo faremo, insieme. Architetto, giornalista, autore, disegnatore, fondatore del Wwf Italia di cui è stato a lungo presidente oltre che esempio vivente di ecologismo attivo, Fulco Pratesi è stato la guida per un’intera generazione di naturalisti”.
E mai comunicato fu più puntuale di questo.
Lo ricordiamo, qualche volta magari preso in giro dalle lobby dei cacciatori, durante le sue campagne a favore dell’ambiente e del risparmio idrico, quando si pensava che l’acqua fosse un bene inesauribile, mentre altre lobby si fregava le mani in funzione del suo sfruttamento dissennato.
Pioniere appunto dell’ambientalismo in Italia e accanito avversario della caccia, lui cacciatore pentito (come il sottoscritto, del resto) appena ebbe conoscenza della nascita del World Wildlife Fund in Svizzera, si adoperò per far nascere la sezione italiana.
Nonostante le difficoltà per trovare i fondi necessari, riunì alcuni amici e nel suo studio di architetto nacque nel 1966 il Wwf Italia.
“Fondamentale il suo contributo alla definizione e approvazione di leggi importanti per la tutela della natura italiana, dalla legge 157 sulla fauna a quella sui parchi del 1991, mentre il “suo orgoglio più grande erano le oltre 100 Oasi del Wwf che amava e conosceva una per una”.
Parlamentare, dal 1995 al 1997, coi Verdi, ricopriva ancora le cariche di presidente onorario del Wwf Italia e di direttore responsabile dello storico magazine Panda sin dalla sua fondazione.
Era stato inoltre presidente della Lega italiana protezione uccelli (LIPU) tra la metà degli anni Settanta e i primi anni Ottanta.
Una grande figura che ha contribuito al progresso civile d’Italia scompare.