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Scuola: il pop-rock salverà gli alunni dalle “immondizie musicali”

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Dal mio osservatorio privilegiato di docente di Musica nelle Attività Musicali di cui al D.M. 8/2011, ho scavato nelle preferenze musicali delle alunne e degli alunni della Scuola Primaria. Nelle classi terze e quarte, le canzoni dello Zecchino d’Oro e quelle del cantautore Angelo Branduardi primeggiano senza rivali. In quinta, nel giardino melodico dei cantautori Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini, Edoardo Bennato, etc., inizia a irrompere l’afrore del rap e della trap, attraverso pseudo-composizioni proposte da personaggi assolutamente ignoranti in termini ritmico-melodico-armonici (per non parlare di agogica, dinamica, timbro e forma), e debolissimi dal punto di vista dei contenuti, della grammatica e della sintassi della lingua italiana.

Ma il numero degli aspiranti seguaci delle “immondizie musicali”, come le definisce il compositore e cantautore Franco Battiato, risulta ancora assai contenuto. Ciò significa che il “vaccino” RMA-AgDiTiF sta funzionando.

Le conoscenze e le abilità relative a Ritmo, Melodia e Armonia vengono “inoculate” con l’impiego di chitarre acustiche ed elettriche tre/quarti per destri e mancini, bassi elettrici di dimensioni ridotte e ultraleggeri (sempre per destri e mancini), tastiere elettroniche che si sollevano dallo x-stand con un dito (nel rispetto della normativa sulla sicurezza), batterie acustiche da 14/16 pollici, impianti voci con microfoni e radiomicrofoni. In ogni classe vengono costituite delle band elettive di quattro-sei componenti, con un OMO (Organico Minimo Obbligatorio) Tas-Chi-Bat-Bas che si impegnano nella cura di Agogica, Timbro e Forma, sia nel repertorio ricavato dal patrimonio musicale “classico”, sia in quello della Canzone d’Autore e del Pop-Rock.

Completano il percorso formativo di ciascun alunno la pratica vocale in qualità di solista e di corista. Si crea una vera e propria “Filiera dell’Educazione Musicale Diffusa” che, come insegnava Francesco De Bartolomeis, interagisce con il patrimonio musicale del Territorio e valorizza brani provenienti dal genere popolare. Nel nostro caso, considerato che i sardi sono bilingue in quanto comunità dei parlanti la Lingua sarda o il Catalano d’Alghero (tutelati da Costituzione, Legge 482/99 ed Europa), viene applicato anche il DPR 275/99.

Lo spazio fisico nel quale si sviluppano le Attività Musicali ci chiama “Aulamusica”: essa prevede una Sezione Ascolto e una Sezione Band e Solisti. Nella prima siede, nel rispetto del distanziamento, ciascun alunno avendo di fronte un leggio da orchestra sul quale appoggia il Quaderno Operativo, manoscritto dallo scrivente e contenente schemi tecnici per l’apprendimento degli strumenti, testi delle canzoni in repertorio, spartiti dei brani strumentali in repertorio, “disegni musicali” delle composizioni in fase di apprendimento, schemi relativi al Codice musicale.

Nella Sezione Band e Solisti, in assoluta sicurezza per quanto attiene alla cablatura, esistono due postazioni per tastieristi, una a testa per batterista, chitarrista, bassista e cantante, tutte dotate di panchetta e leggio e, dove necessario, di poggiapiede; in essa si svolgono le prove di Musica d’Insieme per Band. Completa l’Aulamusica un piccolo impianto stereo di qualità. Le prove per Coro vengono svolte in apposite Aule di Musica d’Insieme Vocale.

Due proposte al ministro Patrizio Bianchi: istituire in tutte le Scuole Primarie d’Italia le Attività Musicali di cui al D.M. 8/2011, comprese quelle strumentali elettive per piccoli gruppi (3/6 alunni) in orario aggiuntivo; modificare la norma per avviare le citate Attività a partire dalla classe prima delle Elementari. Dicevano i latini, “In labore fructus”!

Antonio Deiara

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