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Se 22 genitori nel crotonese ignorano l’obbligo, a Genova cinghiate al figlio per la bocciatura

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Per quanto riguarda i 22 genitori denunciati dai carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro, l’attività è stata portata a termine in totale sinergia con i vari dirigenti scolastici. I ragazzi avrebbero dovuto frequentare le scuole elementari e medie, e il biennio delle superiori dei comuni di Petilia, Mesoraca, Santa Severina, San Mauro Marchesato, Caccuri e Roccabernarda.
Svariate le giustificazioni addotte da questi genitori, come ad esempio improbabili malattie dei ragazzi (senza alcuna certificazione medica), necessità che gli stessi aiutassero i parenti in lavori manuali, ma nessuna sufficiente a giustificare quello che per molti ragazzi è stato un vero e proprio abbandono scolastico con la conseguente, naturale, perdita dell’anno.
A Genova invece i genitori ecuadoriani, un muratore di 44 anni e una casalinga di 42, hanno massacrato a cinghiate, calci e pugni il figlio solo perchè bocciato a scuola. Lo studente è finito all’ospedale Gaslini, dove è stato trattenuto in osservazione ed in stato di choc.
Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Portoria che hanno formalmente denunciato i due genitori per maltrattamenti. I due ecuadoriani dovranno rispondere di maltrattamenti in famiglia e abuso dei mezzi di correzione.
A dare l’allarme è stato lo stesso ragazzo che, sotto choc, si è rifugiato sul terrazzo per sfuggire alla violenza dei genitori. Piangendo e urlando ha chiesto aiuto ad alcuni vicini, che hanno subito allertato la centrale operativa dei carabinieri.
Il ragazzo è stato trasportato d’urgenza in ospedale al Gaslini dove è stato ricoverato in osservazione. I medici gli hanno diagnosticato, oltre a traumi ed escoriazioni, anche un forte stato di alterazione psicofisica e per questo hanno deciso di ricoverarlo per almeno una settimana. I due genitori sono stati denunciati.