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Sei un docente da Premio Nobel? Due italiani nella rosa dei migliori 50 al mondo

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Ci sono anche due insegnanti italiani tra i primi 50 candidati al “Global Teacher Prize”, una sorta di Premio Nobel per gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado di tutto il mondo: una competizione di alto livello d’immagine, che mette tra l’altro in palio un milione di dollari da assegnare al docente che abbia offerto uno straordinario contributo alla professione.

Il Global Teacher Prize, alla prima edizione, è frutto di un impegno di lunga data della Varkey Gems Foundation. Portando alla luce migliaia di storie di “eroi” che hanno trasformato la vita di bambini e adolescenti, il premio spera di far conoscere e divulgare – spiegano i promotori – “lo straordinario lavoro di milioni di insegnanti”.

Il vincitore riceverà il premio in denaro a rate di uguale entità in un periodo di dieci anni. Una condizione per vincere il premio è che il vincitore continui a essere un insegnante per almeno cinque anni. I due insegnanti italiani arrivati in zona traguardo sono Daniela Boscolo dell’Istituto tecnico C. Colombo di Porto Viro, in provincia di Rovigo, e Daniele Manni dell’Istituto Galilei Costa di Lecce.

L’Ansa riporta i meriti professionali dei due docenti italiani. “La professoressa Boscolo, in collaborazione con aziende e associazioni locali, ha creato progetti per consentire ad alunni portatori di disabilità di sviluppare le proprie capacità nelle normali situazioni sociali. Nel 2010 questi progetti le sono valsi il riconoscimento nazionale di “Migliore insegnante dell’anno”. Daniele Manni insegna Informatica e impegna i propri studenti in progetti che abbracciano diversi temi, dall’inclusione sociale alle start-up. I suoi studenti hanno raggiunto un alto tasso di successi, vincendo in media 3 o 4 premi all’anno. I primi 50 candidati sono stati scelti, da un apposito comitato, tra oltre 5.000 nomi e 1.300 candidature finali provenienti da 127 Paesi. Il vincitore o la vincitrice verrà annunciato il 16 marzo 2015 al Global Education & Skills Forum a Dubai”.

 

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“Abbiamo introdotto il premio – spiega Sunny Varkey, fondatore della Vgf – per restituire agli insegnanti la posizione che spetta loro di diritto. Il premio non è soltanto una somma di denaro: come dimostrano le tante candidature è un modo per far conoscere migliaia di storie fatte di ispirazione. Naturalmente serve molto di più del Global Teacher Prize per ridare a questa professione lo status che le compete nel mondo. Ma la mia speranza è che dia la battuta d’avvio a migliaia di conversazioni sul ruolo degli insegnanti: nelle famiglie riunite per la cena, tra gli adolescenti sui social media, fino ai ministeri dell’istruzione in tutto il mondo”.

Per l’attore Kevin Spacey, vincitore di due premi Oscar, membro della Global Teacher Prize Academy che sceglie il vincitore finale, “indipendentemente dai propri risultati nella vita, è innegabile che i primi insegnamenti sono proprio quelli che sono stati impartiti in un’aula scolastica”.

“Attirare le persone migliori – aggiunge Bill Clinton, presidente onorario della Varkey Gems Foundation – verso l’insegnamento, sviluppandone e sostenendone le capacità, e tenendo in alta considerazione i nostri insegnanti: tutto ciò è fondamentale per raggiungere l’eccellenza, sia nell’insegnamento, che nell’apprendimento”. 

 

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