Home Personale Si possono licenziare i docenti? Risponde l’esperto

Si possono licenziare i docenti? Risponde l’esperto

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La sospensione del professore di un liceo di Napoli per le minacce alla figlia della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha acceso i riflettori su un tema spesso oggetto di equivoci: si possono licenziare i docenti di ruolo? Come riporta la nota dell’USR, la sospensione del docente in questione, disposta in via cautelare dall’Ufficio scolastico regionale della Campania, ha l’obiettivo di “tutelare la serenità della comunità scolastica”.

Contrariamente a quanto si pensa, gli insegnanti della scuola pubblica possono perdere il posto in presenza di comportamenti gravi. “Il mito dell’impunità va sfatato – spiega l’avvocato Dino Caudullo, presidente della Società italiana di diritto e legislazione scolastica –. Le norme sono chiare e prevedono la destituzione per gravi violazioni dei doveri d’ufficio”. La sospensione non è una condanna, ma una misura provvisoria per garantire la serenità dell’ambiente scolastico in attesa della decisione definitiva.

Chi deve licenziare i docenti?

Il licenziamento non è di competenza del dirigente scolastico, che può al massimo infliggere sanzioni lievi, come la censura scritta. Le misure più gravi, come la sospensione o il licenziamento, spettano invece all’Ufficio scolastico regionale. Il procedimento si avvia con una contestazione formale, durante la quale il docente può difendersi con un avvocato o un rappresentante sindacale. “Si procede come in un vero e proprio processo disciplinare – spiega Caudullo –: l’Ufficio valuta la gravità del fatto, la linea difensiva e decide se archiviare o applicare la sanzione”. Secondo il giurista, nei casi più gravi non si riscontra alcuna indulgenza: se ci sono i presupposti, si arriva al licenziamento.

Quali sono i reati per il licenziamento?

Il licenziamento può essere disposto per condotte che violano in modo grave i doveri del docente. Tra queste rientrano atti dolosi con danni all’amministrazione, alla scuola, agli studenti o alle famiglie. “Nel caso del docente di Napoli – osserva l’avvocato – le minacce contro un minore potrebbero essere considerate un danno d’immagine gravissimo, tale da giustificare la destituzione”. Altri comportamenti sanzionabili includono la corruzione, l’uso illecito di fondi scolastici, l’abuso di autorità o l’uso della funzione per fini personali. Esistono anche sanzioni più leggere per infrazioni minori, come la mancata vigilanza sugli alunni, che possono comportare sospensioni da uno a sei mesi o la riassegnazione ad altri compiti.

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