Home Attualità Sindacati: l’emergenza scuola va gestita in modo differenziato regione per regione

Sindacati: l’emergenza scuola va gestita in modo differenziato regione per regione

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Non sono i banchi l’unico problema da affrontare, forse nemmeno il più importante, dal momento che i tempi di consegna, com’è ormai ampiamente noto, andranno ben oltre la data di inizio delle attività e occorrerà attendere settimane prima che sia completata la fornitura”: lo dicharano i segretari nazionali di Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola e Snals al termine dell’incontro in cui sono stati discussi e concordati i criteri per la distribuzione dei nuovi banchi.

“Le scuole – aggiungono i 4 sindacati – devono essere messe da subito nella condizione di ripartire in sicurezza: compito difficile e complesso, di cui finalmente tutti si stanno rendendo conto. Per questo, è necessario che, oltre a definire criteri e priorità di distribuzione dei banchi si garantisca l’immediata attivazione di quanto prevede il Protocollo di sicurezza, a partire dall’attivazione di tutti i tavoli di monitoraggio, a ogni livello”.

Non è pensabiledichiarano Sinopoli, Gissi, Turi e Serafini una gestione solo centralistica per situazioni che si presenteranno in modo molto differenziato da territorio a territorio: al livello centrale spetta definire indicazioni chiare e soprattutto assicurare la necessaria dotazione di risorse al sistema, ma vanno resi pienamente operativi da subito tutti i livelli territoriali”

Dichiarazione che apre la strada alla possibilità che, di qui in avanti, le soluzioni siano diversificate da regione a regione, da territorio a territorio; ipotesi che, per la verità, finora è sempre stata vista con sospetto dal fronte sindacale che, come è noto, non ama molto il fatto che le Regioni entrino troppo nella gestione della scuola.

È fondamentale – concludono i segretari dei 4 sindacati – garantire alle scuole, da subito, tutto ciò di cui hanno bisogno per organizzare e gestire in sicurezza la loro attività: le risorse assegnate agli USR per soddisfare il fabbisogno di posti aggiuntivi vanno immediatamente integrate con quelle previste dal ‘decreto agosto’, riteniamo che sia questa oggi un’assoluta priorità su cui servono scelte chiare e immediate”.