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Sostiene l’esame di terza media in sardo: entusiasta la commissione

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I sardi sono da sempre particolarmente orgogliosi del loro dialetto. Al punto che non accettano di limitarne la portata, considerandola infatti una vera a propria lingua. Anche le nuove generazioni non devono essere da meno. Tanto che il 21 giugno un alunno ha voluto sostenere l’esame di terza media solo in sardo: esprimendosi nella lingua della sua terra, ha parlato per una buona mezzora di bioedilizia, case campidanesi in terra cruda, anche per ricordare con orgoglio le figure di Emilio Lussu e D.H. Lawrence, lo scrittore inglese che nel 1921 compì il suo viaggio in Sardegna.
L’iniziativa del ragazzo, che si chiama Riccardo Laconi ed è iscritto alla terza B dell’istituto Alfieri di Cagliari, ha sorpreso ed entusiasmato la commissione d’esame. Il giovane, innamorato della Sardegna e della sua cultura, si è preparato un discorso in ‘limba’ per affrontare la parte che riguarda Tecnologia ed è riuscito a rispondere prontamente sempre in sardo, a tutte le domande. Per l’occasione anche la presidente della commissione non ha voluto perdersi l’interrogazione di questo alunno brillante in tutte le discipline. Ha iniziato la docente di inglese, si è rivolta al ragazzo in sardo, chiedendogli di motivare la sua scelta.
“Vorrei esprimermi in sardo, perché non è un dialetto, ma una lingua come l’inglese o il francese – ha esordito Riccardo – attraverso la sua conoscenza entriamo in contatto con la cultura e le tradizioni di questa terra”. Poi ha preso la parola Rina Pinna, docente di tecnologia. L’alunno su sua sollecitazione ha esposto il lavoro fatto con power point attraverso immagini e video per illustrare l’importanza della bioedilizia per uno sviluppo ecosostenibile del territorio, attraverso l’utilizzo delle risorse locali. “La lana sarda aiuta la bioedilizia”, ha scritto nella parte dedicata a Daniela Ducato, coordinatrice del Polo produttivo per la Bioedilizia La Casa Verde CO2.0 e imprenditrice di Guspini pluripremiata in campo europeo per le innovazioni ambientali. “Sono orgogliosa – afferma la docente di tecnologia – Riccardo mi ha fatto capire che sono riuscita a trasmettere agli studenti l’importanza della nostra lingua e soprattutto che il sardo non è un dialetto come molti reputano, ma una vera lingua”. Appunto.