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Studenti assenti, ma presenti sul registro: con prof e preside è associazione per delinquere?

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Far risultare gli studenti regolarmente in classe, presenti a lezione, quando invece non sono mai entrati a scuola rappresenta un reato grave che può portare gli autori del “raggiro” a doversi difendere davanti al giudice. E’ quel che è accaduto a due insegnanti dell’istituto superiore paritario “Marconi” di Potenza, a cui pochi giorni fa è stata recapitata una lettera di denuncia con l’accusa di essere stati tra i protagonisti del rilascio di diplomi di scuola secondaria superiore, di tipologia tecnica e scientifica, a studenti che, negli orari delle lezioni, non si trovavano né a scuola né in classe.

Secondo i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Potenza, coordinati dal sostituto procuratore Henry John Woodcock, i due docenti della scuola superiore lucana, di cui sarebbero anche titolari, constatando impropriamente sui registri di classe la presenza degli studenti iscritti alla scuola privata, in realtà assenti, avrebbero in questo modo creato una vera e propria “associazione a delinquere finalizzata alla commissione di innumerevoli delitti contro la fede pubblica”.
“Le presenze sui registri – ha spiegato il capitano Antonio Milone – erano registrate anche quando gli studenti erano regolarmente al lavoro, in uffici pubblici o in aziende private”. Nell’inchiesta sarebbe coinvolto anche il dirigente scolastico pro tempore: per i carabinieri di Potenza sarebbe stato in concorso con i due insegnanti. Figure professionali, hanno sottolineato gli investigatori di Potenza, che, per la carica ricoperta, sono tutti pubblici ufficiali. E tra i denunciati, nell’operazione a cui gli investigatori hanno significativamente dato il nome “Squola” (con la “q”), risultano anche i diretti interessati: gli studenti accusati di essere assenteisti. Ma presenti sulla carta.