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Studenti, dopo il diploma gli Ifts specializzanti: dall’agribusiness al turismo

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Specializzarsi nell’agribusiness, nella produzione della carta, nella filiera del marmo, della meccanica e energia, ma anche del turismo e cultura.

Sono alcuni dei percorsi post-diploma che la giunta regionale della Toscana ha approvato in questi giorni, perché considerati meritevoli di attenzione ai fini lavorativi.

A proporli era stato l’assessore all’istruzione formazione e lavoro, Cristina Grieco: ora è arrivato il via libera sugli elementi essenziali per gli avvisi pubblici che riguarderanno percorsi formativi strategici e di istruzione e formazione tecnica superiore, ovvero percorsi successivi alla scuola superiore ma non universitari.

“Per il settennato 2014-2020 – si legge in un comunicato della giunta toscana – sono stati stanziati complessivamente 26 milioni e 313 mila euro tra risorse europee Fse e cofinanziamento regionale e statale: la parte più grossa, 21 milioni e 603 mila euro, per i percorsi formativi strategici”.

“L’obiettivo – ha detto l’assessore – è concentrare le risorse su progetti capaci davvero di generare occupazione, tenendo conto delle specificità dei territori e dei singoli settori, partendo dall’analisi delle figure professionali più richieste”.

Gli avvisi per la presentazione dei progetti formativi strategici integrati saranno pubblicati nelle prossime settimane, e i progetti in cerca di finanziamenti dovranno essere presentati e attuati da un’associazione temporanea di imprese o di scopo. Questa dovrà essere composta obbligatoriamente da almeno un organismo formativo accreditato (o da accreditare prima dell’avvio delle attività), e da una o più imprese che operano in Toscana o altri soggetti espressione di categorie economiche o del lavoro libero-professionale.

Se nel partenariato ci saranno anche istituti di istruzione superiore, università o fondazioni di istituti tecnici superiori, la valutazione sarà ancora più positiva. Gli interventi si inseriscono all’interno del progetto regionale “Giovanisì” che ha preso le mosse sei anni fa.

 

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