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Supplenze e Gps 2022: che differenza c’è tra preferenza sintetica e preferenza puntuale?

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Si attende la circolare sulle supplenze del ministero dell’Istruzione. Intanto circolano le bozze. La domanda per la scelta delle 150 preferenze dovrebbe essere operativa tra il 2 e il 16 agosto.

Ma chiariamo alcuni aspetti della domanda. Il nostro esperto di normativa scolastica, Lucio Ficara, nell’appuntamento di Tecnica risponde LIVE del 29 luglio ha precisato cosa si intende per preferenze sintetiche e per preferenze analitiche o puntuali. Quando conviene scegliere le prime e quando le seconde? Con quale modalità conviene esprimere le proprie preferenze?

Preferenze sintetiche

Le preferenze sintetiche sono quelle con cui, mediante una sola scelta, si raggruppa una grande quantità di opzioni di supplenza. Che significa? L’esperto Lucio Ficara lo spiega con un esempio. “Poniamo il caso di un docente di matematica e fisica che per la classe di concorso A027 sceglie il comune di Reggio Calabria. Con una sola preferenza sintetica, espressa sul Comune di Reggio Calabria, questo docente tiene dentro moltissime scuole, il che vuol dire tante opzioni e tante possibilità di essere nominato a supplenza. Peraltro – aggiunge il professore Ficara – il docente può scegliere il tipo di contratto (ad esempio fino al 31 agosto o fino al 30 giugno o lo spezzone)”.

Preferenze analitiche o puntuali

Le preferenze analitiche (dette anche puntuali) sono invece quelle che fanno riferimento al codice meccanografico di una precisa scuola. Tendenzialmente le preferenze puntuali sono più rischiose, nel senso che ragionare per preferenze puntuali comporta rinunciare a molte opzioni, dunque in linea teorica (ma ogni situazione è diversa) vanno scelte prevalentemente da chi è in buona posizione in graduatoria; mentre chi non gode di una buona posizione in graduatoria e vuole tentare il tutto per tutto per insegnare, dovrebbe fare una scelta più inclusiva, optando per preferenze sintetiche (di distretto o di comune, ad esempio).