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Supplenze organico covid, i fondi non bastano: scatta l’allarme

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Scatta l’allarme per i supplenti covid: mancherebbero i fondi necessari per coprire tutte le spese relative. Lo segnala la Flc Cgil. Ma anche la Gilda critica sul ridotto numero di supplenti dell’organico di emergenza.

Pochi giorni fa la ministra Azzolina ha detto che entro pochi giorni si concluderanno le assegnazioni delle supplenze, anche quelli dell’organico covid.

Supplenti covid: mancano i fondi

Secondo quanto segnala la Flc Cgil, le scuole non avrebbero i fondi necessari per coprire le spese relative all’organico di supplenti covid: “dalle scuole ci giungono numerose segnalazioni che, dai calcoli fatti per verificare la capienza dei fondi stanziati dal decreto Rilancio (DL 34 del 19 maggio 2020, convertito con modificazioni dalla Legge 77 del 17 luglio 2020, art. 231 bis) per l’istituzione del cosiddetto organico di emergenza COVID“, si legge sul sito del sindacato.

In particolare, i soldi non sarebbero “sufficienti a coprire tutti oneri collegati alle supplenze (ad esempio le ferie, gli eventuali assegni al nucleo familiare) e non garantiscono la copertura di eventuali sostituzioni per lunghi periodi come maternità e congedi parentali, in quanto il budget assegnato per le sostituzioni è molto limitato e non consente sforamenti”.

Ecco perchè, ricorda la Flc Cgil, serve un “un provvedimento legislativo, con cui si incrementino le risorse destinate a questa finalità”. 

Inoltre, il sindacato guidato da Francesco Sinopoli, ha chiesto al MI di “prevedere una proroga all’utilizzo dei fondi dell’ex art. 231 del DL 34/2020, che erano stati stanziati al fine di sostenere la gestione della ripresa dell’attività didattica (con l’acquisto di beni, servizi e lavori), le cui somme assegnate dovevano essere impegnate dalle scuole entro la data del 30 settembre 2020. Purtroppo, non tutte le scuole, nell’emergenza dell’organizzazione generale del servizio scolastico, sono riuscite ad impiegare per intero questi fondi”.

La Gilda: quanti supplenti covid finora?

Critica anche la Gilda degli insegnanti: “Oltre a ripetere come un disco rotto che l’avvio di questo anno scolastico non sta presentando difficoltà maggiori rispetto al passato, che gli allarmi sulla carenza di personale docente sono infondati e che a giorni verranno completate le operazioni di nomina dei supplenti, la ministra Azzolina farebbe bene a sostanziare queste affermazioni con i numeri”, esordisce polemico il sindacato.

Quanti sono, per esempio, i supplenti dell’organico Covid entrati in servizio fino ad ora? A noi risulta che anche su questo fronte si stiano registrando notevoli problemi. E, d’altra parte, non potrebbe essere diversamente, considerati i ritardi nella pubblicazione delle Gps dovuti agli innumerevoli errori nell’assegnazione dei punteggi“, prosegue la Gilda che spiega come Gps e organico covid siano interconnessi perché “prima di accettare una supplenza su una cattedra che potrebbero perdere poco dopo, i docenti precari, come è comprensibile, preferiscono aspettare la convocazione dalle Gps o dalle Graduatorie di Istituto“.