Home Archivio storico 1998-2013 Personale Un tetto alle pensioni d’oro è possibile

Un tetto alle pensioni d’oro è possibile

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Premesso, dice il quotidiano, che il famoso “contribuito di solidarietà” è stato bocciato dalla Corte costituzionale “perché faceva un prelievo fiscale per una sola categoria” e quindi con scelta voluta proprio “per farselo bocciare”, si potrebbe “modificare il calcolo delle pensioni” nel loro complesso, redistribuendolo “all’interno del sistema pensionistico pubblico”, rendendolo non solo pienamente “legale ma ne invera la ragion d’essere”.
Noi proponiamo quindi di modificare radicalmente il calcolo delle pensioni che sono dovute al versamento di contributi milionari al fine di determinare nei fatti un tetto massimo per le pensioni a 5.000 euro al mese. Misura semplice, che il governo può fare in 10 minuti, senza aver bisogno del consenso della Merkel”.
“Si tenga anche presente”, aggiunge Il Fatto, “che sul tema si raccontano un mucchio di falsità. Ad esempio la deputata Bergamini – che ha avuto il merito di fare l’interrogazione da cui sono emersi questi dati – sostiene che questo scandalo deriva dal sistema a ripartizione. La Bergamini si guarda però bene dal dire che con il sistema contributivo così fortemente voluto e sostenuto dalla destra, la situazione è destinata a peggiorare e non a migliorare”.
Ancora una volta, dunque, tutto dipende dalla volontà politica del Governo e dalla sua effettiva volontà di ridistribuire la ricchezza, puntando sull’equità. Tuttavia non pare che la sua effettiva mission sia questa, ma quell’altra di prendere tempo per viacchaire e magari di caricare altre croci ai soliti noti, inchiodando altre paure e altri sbigottimenti per garantire chi lo garantisce.