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Una soluzione per i precari

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Sono Chiara di Toro, un’insegnante di scuola primaria, laureata in Scienze della Formazione Primaria, con specializzazione sul sostegno, più ulteriore abilitazione all’insegnamento dell’educazione musicale per la scuola secondaria di primo grado, in quanto diplomata con vecchio ordinamento presso un Conservatorio statale.

Ho intrapreso questo cammino perché da sempre appassionata ai bambini e alla voglia di trasmettere l’amore per la conoscenza, la creatività, la fantasia, stimolare le “piccole menti” a pensare e a riflettere, così come educarli alla socializzazione e al vivere civile.

Tutto ciò presuppone oltre alla passione una profonda conoscenza didattica e metodologica che porta gli insegnanti ad individuare i bisogni educativi dei singoli allievi, conoscenza che si acquisisce nelle aule universitarie, ma ancor di più sul campo, quando ci si trova nelle aule scolastiche a svolgere il ruolo del docente.

Il lavoro dell’insegnante però non è solo questo, perché ci troviamo troppo spesso di fronte a vari problemi da fronteggiare, primo tra tutti la NOSTRA CONDIZIONE DI PRECARI, legata a vari fattori:

  • L’esclusione dalle GAE di noi laureati in scienze della formazione primaria (vecchio ordinamento), nonostante all’iscrizione universitaria fosse prevista, in quanto considerata laurea abilitante.
  • Ci ritroviamo oggi ad “accontentarci” di essere inseriti solo nelle graduatorie di istituto presso un’unica provincia, spesso anche lontana da casa, perché, per chi come me proviene da una piccola regione come il Molise, si ha difficoltà ad entrare nelle aule se si è inseriti nelle Gae, figuriamoci solo con le graduatorie di istituto.
  • Nel 2018 gli insegnanti come me, abilitati e con almeno due annualità di servizio , hanno dovuto fare il concorso straordinario, anche se, come detto sopra la laurea in SFP è abilitante e magari le annualità di servizio, come nel mio caso sono più di due. Nonostante ciò, c’è anche da dire che, le graduatorie di merito del concorso , pubblicate i primi giorni di agosto sul sito dell’USR (nel mio caso usr Lazio) sono state pubblicate con punteggi errati, quindi, chi contava di essere tra i primi, si è ritrovata ad essere come me duecentesima nelle graduatorie di merito per il sostegno e millesima in quella comune. In conclusione, dal concorso 2018 primaria sostegno sono stati assunti a T.I. solo i primi venti insegnanti, mentre da graduatoria posto comune zero perché bisogna ancora esaurire le Gae e le graduatorie del concorso 2016, quindi, anche quest’anno scolastico, per il quinto consecutivo farò parte dei docenti precari , che ogni settembre si sente con un piede dentro e un piede fuori la scuola, che si augura di tornare nello stesso istituto comprensivo dell’anno precedente, per continuare il lavoro iniziato, che spera non arrivi un avente diritto, che dopo un mese di lavoro ti costringa a fare di nuovo “le valige” e cambiare scuola, perché, sei SPECIALIZZATA e in qualche scuola si avrà bisogno di un’insegnante abilitata sul sostegno.

Lei come NUOVO MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, ha subito detto di voler sanare il problema dei precari della scuola, proponendo l’assunzione a T.I. degli insegnanti che stanno conseguendo il TFA in questi mesi, o che svolgeranno il PAS.

Io, come docente abilitata e specializzata, da diversi anni con corso universitario quadriennale  Le chiedo di provvedere al più presto nel trovare una soluzione anche per chi, come me si sente ancora in balia delle onde senza vedere un porto dove poter attraccare.

Chiara Di Toro