Home Attualità Unicobas: basta con incarichi e lavoro extra

Unicobas: basta con incarichi e lavoro extra

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La “Buona Scuola” di Renzi e Giannini, sta ormai diventando legge: manca solo il passaggio alla Camera che quasi tutti considerano un  atto puramente formale.
Se non ci saranno intoppi o colpi di scena (ma la probabilità è ormai minima) il provvedimento sarà approvato il prossimo 7 luglio, poi ci saranno i tempi tecnici per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. L’entrata in vigore potrebbe arrivare intorno all’11-12 luglio.
E così tanto vale incominciare ad organizzarsi per il prossimo anno scolastico.
Come sta facendo l’Unicobas che ha già annunciato la propria strategia.
“Non da settembre, ma già da lunedì basta – dichiara Stefano d’Errico segretario nazionale Unicobas – no collaborazioni con dirigenti sceriffi (no vice, vice del vice, vice del vice del vice, ecc..); dimissioni di vicepresidi e collaboratori; no funzioni obiettivo; no attività aggiuntive; no progetti; no straordinari, né sostituzione dei colleghi assenti; no gite scolastiche; no testi dell’industria libraria (interna a Confindustria e Confcommercio targata Treellle)”
“Nulla di nulla – sottolinea d’Errico – solo così possiamo far comprendere al Ministro che questa riforma non è realizzabile”.
Ma c’è anche chi pensa che portare il conflitto permanente dentro le scuole non sia proponibile, gli stessi insegnanti, forse, non lo vorrebbero. E forse gli stessi insegnanti non sono neppure psicologicamente preparati per reggere uno scontro del genere.
Ed è per questo che qualche sindacato sta già cominciando a pensare a strade più istituzionali, come per esempio il referendum o il ricorso alla Corte Costituzionale (ricorso che però può essere deciso solo da un tribunale e non da sindacati o associazioni).