
Oggi il portale Skuola.net ha pubblicato la “Carta del Diritto all’Innovazione” è un’iniziativa significativa nata da una consultazione nazionale promossa dal portale con il supporto di Meta, che ha coinvolto circa 2.500 giovani di età compresa tra i 10 e i 25 anni.
Questa “Carta” rappresenta la voce delle nuove generazioni sui temi del digitale, dimostrando una profonda consapevolezza sia dei rischi che delle opportunità che la tecnologia offre. L’obiettivo principale è dare ai giovani la possibilità di esprimere la propria visione su questioni centrali del dibattito pubblico, evitando che si legiferi senza ascoltare direttamente coloro che ne sono i maggiori fruitori e che saranno più direttamente impattati dai cambiamenti.
L’approccio dei giovani
I giovani dimostrano un approccio sorprendentemente equilibrato e maturo nei confronti della dimensione digitale. Da un lato, chiedono un accesso universale e facilitato alle tecnologie, preferibilmente tramite banda larga, riconoscendo le opportunità di crescita personale e professionale, anche grazie alla creator economy. Dall’altro, sono fortemente consapevoli della necessità di arginare le potenziali conseguenze negative del digitale, proteggendo gli individui più esposti e promuovendo un uso che preservi il benessere psicofisico e finanziario.
Il loro punto di vista privilegia la formazione e la responsabilizzazione rispetto a barriere tecnologiche o divieti. Questo approccio si estende anche al tema dell’intelligenza artificiale: per i giovani, avere accesso ai modelli di IA più avanzati è fondamentale per non rimanere indietro, ma solo uno “spirito critico sviluppato ed educato” può governare questa innovazione, fungendo da “vaccino digitale” per riconoscere facilmente fake news e deepfake.
Il manifesto
La “Carta del Diritto all’Innovazione” non è solo un elenco di priorità, ma un vero e proprio manifesto che merita assoluta considerazione da parte di chi è chiamato a prendere provvedimenti in questi ambiti.
I giovani, vivendo quotidianamente con il digitale, ne colgono sfumature spesso difficili da percepire per gli adulti, e le trasformazioni in atto impatteranno principalmente sulle loro vite. La presentazione della Carta a Binario F, il competence center di Meta, a una rappresentanza di studenti e a selezionati esponenti di forze parlamentari, Governo, istituzioni e Autorità di garanzia ha dimostrato il grande interesse riscosso e l’importanza di mettere i giovani al centro, dando loro voce, responsabilità e fiducia per costruire un dialogo costruttivo tra le generazioni.
L’elenco di diritti
Ecco, in rigoroso ordine d’importanza, le priorità da attuare che le ragazze e i ragazzi hanno affidato loro:
- Diritto alla sicurezza delle piattaforme Garantire un impegno da parte dei fornitori di servizi digitali a progettare esperienze adeguate all’età controllando l’esposizione a contenuti o interazioni che possano contribuire in modo negativo al benessere personale, in particolare sotto l’aspetto psico-fisico e finanziario.
- Diritto alla connessione Sviluppare politiche e iniziative che consentano a tutti i giovani, indipendemente dal reddito familiare e dal luogo di residenza, di avere accesso ad una connessione in banda larga, personale e a costi accessibili, nonché alla fruizione di una estesa rete di connessioni gratuite e affidabili nei luoghi pubblici.
- Diritto alla tecnologia giusta all’età giusta Tutelare i più piccoli dall’accesso a tecnologie o contenuti che potrebbero essere dannosi ma, allo stesso tempo, conservando il diritto di chi ha l’età giusta di fruire facilmente di piattaforme e contenuti idonei senza che questo renda necessario rinunciare a privacy e libertà individuale.
- Diritto alla disconnessione Sviluppare politiche e iniziative che consentano di offrire ai giovani piattaforme e tecnologie digitali in grado di non innescare meccanismi di dipendenza, per permettere loro di ridurre o controllare il tempo di utilizzo.
- Diritto al “vaccino digitale” Garantire a ogni giovane il diritto/dovere di accedere a corsi di formazione per poter imparare a riconoscere le fake news e i deepfake in modo da poter formare una opinione personale senza essere condizionato da notizie false.
- Diritto all’educazione digitale Sviluppare politiche e iniziative che privilegino al proibizionismo digitale l’educazione e la formazione, per consentire a tutti i bambini e agli adolescenti lo sviluppo di un rapporto consapevole con la tecnologia, ai fini del benessere personale e dell’occupabilità in ottica futura.
- Diritto alla parità tecnologica Sviluppare politiche e iniziative che consentano ai giovani italiani di avere gli stessi diritti di accesso a tecnologie innovative – come ad esempio gli ultimi modelli di intelligenza artificiale – rispetto a quelli garantiti negli altri altri paesi europei e nel resto del mondo.
- Diritto alla partecipazione digitale Consentire ai più giovani – che spesso sono i maggiori fruitori di tecnologie e contenuti digitali – di essere permanentemente consultati da organi legislativi e fornitori di servizi digitali in merito a decisioni che hanno un diretto impatto sulla loro esperienza online.