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Valutare gli alunni di medie e superiori coi giudizi? Contrari 7 docenti su 10: c’è chi chiede il voto numerico in 20esimi -Esiti SONDAGGIO

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Il mondo della scuola è favorevole o contrario al giudizio descrittivo al posto del voto numerico alla secondaria? Come spesso accade nell’ambito dell’Istruzione, anche questo argomento si rivela divisivo, perchè in base ad nostro sondaggio (al quale hanno risposto mille lettori) due docenti su tre si dicono contrari, mentre otto studenti, al contrario, si esprimono in modo favorevole.

La contrarietà degli insegnanti emersa dal sondaggio (ben 729 insegnanti a fronte di 1.001 totali) non era scontata. Anche perchè l’ipotesi del passaggio al giudizio anche per gli alunni più grandi è ben vista dalla pedagogia, che suggerisce la buona pratica di adoperare il giudizio descrittivo nel corso dell’anno, per le singole prestazioni dell’alunno, e ricorrere al voto numerico soltanto a fine quadrimestre o a fine anno.

Chi ha risposto?

A rispondere, come sempre, in maggioranza docenti, che rappresentano il 71,1% della platea dei 1.001 partecipanti al sondaggio.

Quali argomentazioni dagli insegnanti?

Feroce, il verdetto di un insegnante: “Basta con le pseudo-teorie formulate da pseudo-esperti di Scuola che non hanno mai varcato il portone di un Istituto Scolastico. Bulli da bocciare, genitori bulli in galera e chi non studia non può essere promosso. Basta buonismo!”

E c’è chi non apprezza il tentativo di uniformare le procedure docimologiche della scuola secondaria con quelle operative nella scuola primaria. Insomma, i due gradi di scuola dovrebbero avere propri assetti e regole, sul fronte della valutazione.

Infine, tra i soggetti definiti Altro (Ata, dirigenti, ecc) arriva la proposta di mantenere il voto numerico ma affinandolo: “Voto numerico in ventesimi, la scala in decimi è troppo grezza”.

Le argomentazioni degli studenti

Tra i tanti sì alla valutazione tramite giudizio descrittivo, segnaliamo l’opinione di uno studente che sembra andare oltre, verso una sorta di superamento – ci pare – di ambedue i sistemi valutativi: “In entrambi i casi è sempre un giudizio, che sicuramente andrà ad influire nella media scolastica per l’ottenimento del maggior numero di crediti. Ciò spingerà (come già avviene) gli studenti a concentrarsi sul giudizio (conferendo ad esso molta importanza), piuttosto che concentrarsi sulle conoscenze acquisite. Bisogna impartire agli studenti l’importanza della cultura e sminuire le conseguenze di giudizi (numerici o descrittivi), solo in questo modo gli studenti possono interessarsi realmente al mondo della cultura. Sempre se non si voglia rendere quest’ultimo un’azienda”.

Precisiamo che l’indagine è stata realizzata dalla testata giornalistica “La Tecnica della Scuola” nel periodo che va dal 20 al 23 settembre 2022. Hanno partecipato 1.001 lettori. Il sondaggio non ha carattere di scientificità: i risultati derivano da conteggi automatici.