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Valutazione capi d’istituto, siglata l’ipotesi di accordo

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L’esito positivo della trattativa è intervenuto in forza della presa d’atto che la progressiva attuazione dei processi di cambiamento in atto dei sistema scolastico, in una fase di avanzato svolgimento dell’anno scolastico, impegna i capi di istituto in una molteplicità di attività, che limitano in qualche modo la fattibilità degli adempimenti richiesti per la valutazione. Inoltre,i nuclei di valutazione dispongono di tempi contenuti per la realizzazione della procedura, anche con riferimento alle visite da effettuare presso le istituzioni scolastiche. In più bisogna tenere conto che l’anno in corso è un periodo di transizione e che le trattative per il completamento del quadro normativo ed economico della dirigenza scolastica sono in procinto di essere avviate. Pertanto, rispetto alla previsione del settimo comma dell’art. 41 CCNI, è sembrato più utile considerare la valutazione quale credito professionale da spendere per quanto riguarda gli effetti economici con le modalità e le procedure che saranno individuate dalla prossima sequenza contrattuale nazionale. Di qui la decisione di trasformare l’esito positivo della valutazione in un credito professionale i cui effetti economici saranno definiti nel primo contratto nazionale di lavoro della categoria. Per quanto riguarda le risorse, quantificate in 15 miliardi, si è convenuto di destinarle al finanziamento della retribuzione aggiuntiva ai capi d’istituto.