
E’ stato pubblicato poco giorni fa, a cura del Joint Research Centre dell’Unione Europea, il rapporto sull’intelligenza artificiale intitolato “Generative AI Outlook Report“. Si tratta di un corposo studio a più mani che esplora il panorama dell’IA generativa, analizzando le sue implicazioni tecnologiche, sociali ed economiche per l’Unione Europea. Il rapporto esamina le opportunità e le sfide poste dall’IA generativa in settori chiave come la sanità, l’istruzione, la sicurezza informatica e il settore pubblico, evidenziando il suo potenziale trasformativo. Vengono approfondite le preoccupazioni etiche e normative, inclusi aspetti come la privacy dei dati, la protezione del copyright e la lotta alla disinformazione, con un focus sulle misure legislative dell’UE come l’AI Act e il GDPR. Infine, il documento affronta l’impatto dell’IA generativa sull’occupazione e le competenze, sottolineando la necessità di alfabetizzazione digitale e di un approccio politico olistico per sfruttare appieno il suo potenziale.
Impatto dell’IA e trasformazione dell’istruzione
All’interno del report un focus specifico è dedicato all’impatto dell’IA generativa (GenAI) sull’apprendimento, l’insegnamento e lo sviluppo delle competenze (da pag. 111 in poi)
La GenAI sta infatti rivoluzionando l’insegnamento e l’apprendimento, offrendo la possibilità di esperienze di apprendimento personalizzate che si adattano alle prestazioni e agli interessi degli studenti. Essa può anche democratizzare l’accesso al tutoraggio personale, stimolare il problem-solving, il pensiero critico e le nuove forme di creatività.
Nonostante le preoccupazioni iniziali sul potenziale uso improprio dell’IA, il dibattito si è successivamente spostato sull’esplorazione del suo potenziale per migliorare i risultati dell’apprendimento e dell’insegnamento.
L’integrazione dell’IA con i processi di apprendimento umano rende l’agency centrale nell’istruzione, suggerendo nuove forme di distribuzione agentica che coinvolgono studenti, insegnanti e genitori con l’IA.
Rischi e sfide
Il rapporto riconosce l’esistenza del rischio di un’eccessiva dipendenza dall’IA per il completamento dei compiti, che potrebbe minare il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e il ruolo degli educatori. Ciò, secondo alcuni studi, potrebbe portare a un’erosione cognitiva negli studenti che si affidano troppo ai contenuti generati dall’IA in educazione.
Il rapporto evidenzia poi la necessità di garantire l’uso etico dell’IA in contesti educativiimpegnandosi contro la manipolazione ingannevole e i bias.
La GenAI può infatti accentuare le disuguaglianze esistenti, specialmente per i bambini provenienti da comunità emarginate.
Competenze e AI Literacy: verso DigComp3.0
Il rapporto annotata poi un significativo divario di competenze nel panorama lavorativo a causa della proliferazione delle tecnologie GenAI. Non si tratta infatti solo di saper usare gli strumenti di GenAI, ma anche di comprenderne le implicazioni più ampie. Da qui la necessità di definire e avviare inediti percorsi di alfabetizzazione rispetto all’IA. Ed è qui che il rapporto annuncia che la Commissione Europea e l’OCSE stanno sviluppando un Quadro di Alfabetizzazione AI per la scuola primaria e secondaria, che delineerà le conoscenze, le competenze e gli atteggiamenti necessari per preparare gli studenti. Questo quadro integrerà competenze legate all’IA nel quadro delle competenze digitali dando così vita ad un nuovo framework definito DigComp 3.0.
Il nuovo framework DigComp3.0 – che sarà pubblicato entro la fine del 2025 – introdurrà i seguenti cambiamenti rispetto al DigComp 2.2.:
- Includerà obiettivi e risultati di apprendimento per tutte le 21 competenze specifiche di DigComp ai quattro macrolivelli di competenza
- Incorporerà le tendenze e le priorità recenti ed emergenti del mondo digitale
- Sarà accompagnato da informazioni per supportare le applicazioni del quadro di riferimento per una varietà di scopi.
Strategie e iniziative politiche
Da ultimo il rapporto sottolinea la necessità di alcuni interventi a livello istituzionale. Nello specifico:
- rafforzare i processi di formazione degli insegnanti per integrare efficacemente l’IA nelle pratiche didattiche.
- rivedere le linee guida etiche sull’uso dell’IA nell’insegnamento e nell’apprendimento per gli insegnanti. La Commissione Europea ha lanciato iniziative come l’Action Plan “AI Continent” e il programma Erasmus+ per promuovere l’uso etico ed efficace dei sistemi GenAI nell’istruzione.
- i decisori politici sono invitati a creare un ambiente che supporti l’apprendimento permanente e lo sviluppo continuo delle competenze riconoscendo la necessità di politiche e standard chiari per guidare l’uso della GenAI nelle scuole.