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Viene assegnata a una cattedra che non esiste. Il ‘teatro dell’assurdo’ in Sicilia

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Il teatro dell’assurdo, o quasi. La storia viene raccontata dal “Corriere del Mezzogiorno”. Viene assegnata al Liceo Medi di Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina, ma quando arriva lì scopre che la sua cattedra non esiste. Accade anche questo per gli effetti della riforma della Buona Scuola. L’insegnante d’italiano Barbara Floridia ha fatto subito presente l’errore ai funzionari del Csa di Messina, che le hanno risposto che quella cattedra a loro risultava per comunicazione della stessa scuola. In questo ping pong, tra scuole che comunicano male o non comunicano affatto, e il Csa che si ostina a piegare la realtà alla burocrazia, a metà ottobre, i ragazzi cambiano insegnante per la terza volta e una docente, dopo 8 anni di ruolo, non ha una sede. O meglio: la sede che ricopre non esiste.

“Questo – dice Floridia in un’intervista al giornale – è il teatro dell’assurdo. Prima dell’amara scoperta, ero stata trasferita da Palermo nell’ambito 16 della provincia di Messina il 13 agosto e poi il 31 agosto alle 18 mi hanno comunicato che il giorno dopo sarei dovuta andare al liceo Manzoni di Mistretta dove ero destinata. Io a quel punto ho chiesto l’assegnazione provvisoria e nel frattempo ho lavorato a Mistretta fino al 30 settembre. Mi è stata quindi comunicata l’assegnazione provvisoria: il liceo Medi di Barcellona Pozzo di Gotto e il mio posto a Mistretta è stato occupato da un’altra insegnante. Mi rendo quindi conto che a Barcellona Pozzo di Gotto non c’è invece il posto e rimango senza cattedra”.