Home Alunni 1,4 milioni di alunni in meno fra 10 anni

1,4 milioni di alunni in meno fra 10 anni

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Entro il 2034, ci saranno 1,4 milioni circa di gazzi tra i tre e i diciotto anni in meno. In altre parole si starebbero perdendo oltre 100 mila alunni l’anno.  Conseguenza diretta sarà la razionalizzazione della rete scolastica con la cancellazione di circa 600 istituti. 

Il dato emergerebbe, secondo quanto pubblica Il Messaggero, dalla legge di Bilancio che registra nei conti dello Stato il taglio di spesa legato alla riduzione dei presidi nei prossimi dieci anni. 

Infatti, come dimostra una tabella allegata dal governo all’interno della Relazione tecnica che accompagna la manovra, già a partire dal prossimo anno in Italia ci saranno 8,1 milioni di bambini e ragazzi tra tre e diciotto anni. Nel 2034 questa “popolazione” sarà di soli 6,7 milioni e il calo demografico coinvolgerà tutte le Regioni d’Italia.

E se cala il numero degli studenti, di conseguenza cala anche il numero del personale scolastico, quantificato in “almeno 60 mila unità”, insieme al numero dei dirigenti scolastici che saranno in pratica dimezzati. Si passerà dai 6.490 del 2024-2025 (primo anno in cui entreranno in vigore le norme della Manovra), fino ai 3.144 del 2031-2032. Si tratta di 3.346 dirigenti scolastici in meno. Un numero al quale si arriverà attraverso pensionamenti annui di circa 470 presidi. In pratica nel 2032 un preside su due sarà andato in pensione.

Il risparmio calcolato, a seguito di questo movimento franoso nella scuola, sarà di oltre 470 milioni di euro. La Manovra prevede anche un nuovo coefficiente per la formazione delle sedi scolastiche autonome. Infatti si prevede che il numero di alunni che dà diritto alla scuola ad avere un preside, sarà calcolato attraverso in algoritmo che terrà conto di alcuni parametri, come gli alunni iscritti alle istituzioni scolastiche statali, l’organico di diritto nell’anno di riferimento, un coefficiente compreso tra 900 e 1.000 e una correzione in base alla densità di popolazione per chilometro quadrato. Sarà un decreto del ministro dell’Istruzione e del merito, di concerto con quello dell’Economia, dopo aver fatto “girare” l’algoritmo, a indicare il contingente dei dirigenti scolastici da assegnare ad ogni Regione.