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25 dirigenti dell’Istruzione professionale indagati in Sicilia

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L’avvio delle indagini è stato dato con il sequestro conservativo di 86 mila euro al funzionario dell’area Affari generali del dipartimento dell’Istruzione, eseguito dalla guardia di finanza venerdì scorso.
Erano stati scoperti rimborsi per missioni, pagamento di fatture a ditte, compensi dei consulenti: soldi che, secondo l’accusa, il funzionario dell’area Affari generali del dipartimento dell’Istruzione e della formazione professionale della Regione, girava sul proprio conto.
Ora i magistrati contabili intendono appurare se la pratica degli straordinari gonfiati sarebbe un vero e proprio sistema che ha coinvolto impiegati e i responsabili dei settori che avrebbero dovuto vigilare.
In alcuni casi, il numero di ore di straordinario ha superato anche il normale orario di lavoro. “L’indagine è partita dopo la presentazione di nostri esposti”, sostengono dal dipartimento regionale dell’istruzione e formazione.
“Un’altra bufera colpisce il settore della Formazione diventato centro di interesse e di gestione clientelare oggetto di controlli ed indagini da parte della Procura della Corte dei Conti”. Commenta così la vicenda Salvino Caputo, parlamentare regionale del Pdl e Presidente la commissione Legislativa Attività Produttive.
“Plaudiamo all’azione dei magistrati della Corte dei conti che stanno indagando su alcuni aspetti della formazione. Il nostro sostegno sarà massimo”.
“Chiederò al Ministro Fornero di commissariare il settore siciliano. Non si può assistere a questi continui episodi che oltre a evidenziare presunti e gravi illeciti mette a rischio l’utilizzo dei fondi comunitari destinati all’importante settore”.