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Aggredita vicino a scuola perché vegetariana

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La presidente nazionale di Enpa, chiede alla Ministra Valeria Fedeli in seguito all’aggressione di cui è stata vittima, nel Grossetano, la madre (vegana) di una bimba vegetariana, una  forte presa di posizione affinché la violenza venga bandita senza se e senza ma dalla scuola italiana e siano pienamente garantiti i diritti di tutti, vegetariani e vegani comprese.

«A nome dell’Ente Nazionale Protezione Animali e di numerosissimi italiani, esprimo tutta la mia solidarietà e tutta la mia vicinanza alla madre della bambina, che apprendo essere stata oggetto di un’aggressione inqualificabile a causa del loro stile di vita vegetariano e vegano. Un fatto, questo, che evidentemente potrebbe avere serie conseguenze psicologiche per la piccola».

 

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«E’ molto grave che ciò sia avvenuto all’esterno di un edificio scolastico. Vale a dire nei pressi di un luogo la cui funzione istituzionale ed educativa è quella di promuovere il confronto tra le idee, l’apertura mentale, la comprensione dell’altro, non certo la discriminazione o l’intolleranza. Né, tanto meno, l’integralismo. Ma c’è un ulteriore elemento che allarma: il fatto che ne siano protagonisti non dei “bulletti di quartiere”, ma adulti».

Per questo, scrive Quotidianonet.it, l’Enpa ritiene doveroso che il Ministero dell’Istruzione faccia tutte le debite verifiche sul caso e intervenga sull’episodio in modo netto e autorevole. «Con l’occasione – conclude la presidente di Enpa – chiediamo che nessuno venga demonizzato né messo al bando per le proprie scelte di vita e rinnoviamo la nostra richiesta di dare spazio alla scelta “veg” nelle mense pubbliche, anche scolastiche. Purtroppo, certe campagne stanno fornendo un’immagine molto distorta di vegetariani e vegani, e stanno alimentando una pericolosa intolleranza. Di cui, francamente, non c’è proprio alcun bisogno».