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Al via l’undicesima edizione del progetto didattico “Il Quotidiano in Classe”

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Saranno 1.802.000 gli studenti delle Scuole secondarie superiori che in questo anno scolastico prenderanno parte all’undicesima edizione del progetto “Il Quotidiano in Classe”, promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, guidato da Andrea Ceccherini. Oltre due studenti italiani su tre, quasi il 70% degli iscritti alle scuole secondarie di secondo grado (2.700.000 in totale), nella fascia d’età compresa tra i 14 e i 19 anni, parteciperanno all’iniziativa. Uno straordinario successo di adesioni che segna per l’Osservatorio il massimo storico di partecipazione di tutti i tempi.

“Questo progetto – ha detto Ceccherini presentando a Milano l’iniziativa- è dedicato a tutti quei giovani che vogliono cambiare il mondo, a tutti quei giovani che credono nel valore rivoluzionario di un’idea, a tutti quei giovani che sanno ancora appassionarsi ad una causa. A tutti questi giovani, che ci candidiamo a riunire nella grande comunità de ‘Il Quotidiano in Classe’, noi daremo pane per i loro denti, aprendogli la porta magica dell’attualità. Deve essere chiaro, infatti, – ha proseguito Ceccherini – che questo progetto non è per tutti, ma è per tutti coloro che vorranno restare padroni di se stessi, per tutti coloro che vorranno imparare ad usare la propria testa, l’ultima assicurazione che resta a chi vuol essere indipendente e libero”.
Il progetto “Il Quotidiano in Classe” coinvolge oggi diciassette prestigiose testate giornalistiche italiane (Il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, La Stampa, Il Gazzettino, La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, L’Unione Sarda, Il Tempo, La Gazzetta del Sud, L’Adige, La Gazzetta di Parma, L’Arena, Il Giornale di Vicenza, Bresciaoggi e La Gazzetta dello Sport) che entreranno, gratuitamente a scuola, una volta alla settimana, per confronto diretto sulle notizie pubblicate. Il prossimo anno si aggiungerà anche L’Osservatore Romano, con il quale sarà promosso il concorso “Valori in corso: stiamo lavorando per noi” per avviare nelle classi un percorso di crescita nella responsabilità e nella maturazione così da rendere i giovani cittadini più consapevoli e partecipi.
Il progetto è reso possibile anche grazie all’impegno di quarantacinquemila docenti circa.
“Gli insegnanti – ha concluso Andrea Ceccherini – sanno che educare una generazione a leggere equivale ad allenarla a pensare. E pensare è il più entusiasmante e rivoluzionario esercizio civile che una scuola competitiva e moderna possa praticare”.