Home Attualità All’estero la scuola riparte. Indagine della Fondazione Agnelli

All’estero la scuola riparte. Indagine della Fondazione Agnelli

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La situazione europea relativamente alla riapertura della scuola risente anche delle scelte politica e del livello di contagio della singola Nazione, tenendo conto dei pericoli sottesi per i ragazzi e il personale.

La Fondazione Agnelli elenca gli stati che in un modo o nell’altro, sotto spinte diverse ma anche per decisione politica, hanno aperto già le scuole alla frequenza normale.

Paesi che hanno già riaperto le scuole

Svezia

In Svezia fin dall’inizio della pandemia si è optato per un approccio morbido per quanto riguarda le restrizioni, che ha coinvolto anche la gestione della vita scolastica. Le scuole primarie e medie sono rimaste aperte, mentre hanno chiuso le superiori e le università.Ci sono state però diverse critiche da parte di docenti e dirigenti sul fatto che sia impossibile osservare le misure di distanziamento previste e che, in alcune scuole, studenti di famiglie nelle quali vi sono casi di persone infette continuino a seguire le lezioni in classe con i loro compagni.

Danimarca

La Danimarca ha riaperto le scuole dell’infanzia (3-6 anni) e le primarie (6-12 anni) il 14 aprile. Per l’infanzia i bambini di ciascuna classe sono stati divisi in due gruppi, seguiti ognuno da una diversa docente e con la precauzione di un distanziamento di 2 metri. Si cerca di svolgere più attività possibili negli spazi all’aperto, mantenendo separati bambini di classi diverse. In alcuni casi si è deciso di modulare la giornata scolastica su due turni, favorendo così un accesso scaglionato ai bambini nelle strutture scolastiche. Nella scuola primaria i banchi devono esser distanziati di 1.5/2m e le lezioni vengono fatte anche in spazi quali le palestre; gli studenti vengono incoraggiati a lavarsi le mani ogni due ore mentre sono a scuola. L’insufficienza di spazi al chiuso nelle scuole è stata risolta affittando tende da giardino o utilizzando strutture offerte da associazioni di boy scout o spazi pubblici quali giardini pubblici o parchi giochi. Le scuole superiori di primo e secondo grado rimangono invece chiuse, con l’eccezione degli studenti all’ultimo anno di scuola superiore. La scelta di riaprire la scuola inizialmente per i più piccoli ha suscitato anche reazioni polemiche tra i genitori dei bambini coinvolti, i quali contestano la scelta che siano i propri figli i primi a uscire da casa e a correre il rischio di contagiarsi; i genitori critici hanno poi trovato uno spazio comunicativo forte nel quale riunirsi, un gruppo Facebook del nome “My kid is not going to be a Guinea Pig” che conta ormai oltre 40.000 followers.

Norvegia

In Norvegia dal 20 aprile le scuole dell’infanzia sono nuovamente aperte; a breve riapriranno le scuole primarie (dal 1° al 4° anno) ed alcune scuole medie. Nelle scuole dell’infanzia ciascun insegnante si prenderà cura al massimo di tre bambini sotto i tre anni o di sei bambini tra i 3 e i 6 anni, riducendo così i contatti tra di loro.

Paesi in procinto di riaprire le scuole o che hanno annunciato la riapertura

Germania

In Germania a partire dal 4 maggio le scuole riapriranno inizialmente per gli studenti delle superiori in procinto di affrontare gli esami al termine dell’anno scolastico e per quelli all’ultimo anno di scuola primaria; le scuole dovranno predisporre e attuare un piano di igienizzazione prima della riapertura. Ciascuno dei 16 Länder deciderà comunque in autonomia le modalità di rientro: un orientamento generale è di dare precedenza agli studenti più grandi, diversamente da quanto fatto invece nei paesi nordici. In alcuni Länder (Sassonia, Nord Reno-Westfalia, Berlino, Brandeburgo e Schleswig-Holstein) diciannovenni e sedicenni sono già rientrati a scuola per preparare l’Abitur (l’esame di fine ciclo) a partire da questa settimana, mantenendo un distanziamento di 1.5 metri.

Olanda

In Olanda dall’ 11 maggio gli alunni delle scuole primarie torneranno a scuola “part-time”, mentre nelle scuole superiori le lezioni dovrebbero riprendere a inizio giugno; la decisione di iniziare con i bambini più piccoli è consigliata dai consulenti sanitari del governo, secondo i quali i bambini sono meno soggetti a contrarre e a ritrasmettere il virus rispetto ai ragazzi più grandi. Nella primaria i bambini e le bambine di ogni classe verranno divisi in due gruppi e saranno fisicamente in aula soltanto per metà del normale orario scolastico, continuando con la didattica a distanza nel resto del tempo.

Francia

In Francia le scuole dovrebbero riaprire gradualmente a partire dall’11 maggio. I primi a rientrare saranno i bambini all’ultimo anno di scuola dell’infanzia (6 anni) e quelli al primo e ultimo anno di scuola primaria (7 e 11 anni). A partire dal 18 maggio sarà il turno degli studenti dodicenni e quindicenni di scuola media assieme agli studenti al secondo e terzo anno delle scuole superiori. Il resto degli studenti tornerà in classe a partire dal 25 maggio. Nelle prossime settimane verrà stabilito un numero massimo di studenti ai quali sarà permesso di stare in classe; le autorità locali e regionali avranno comunque un certo grado di flessibilità nel decidere quando e come dare il via al rientro in classe; in certe aree si continuerà con un lockdown totale, affiancato dalla didattica distanza da casa.

Austria

Le scuole superiori riapriranno all’inizio di maggio, mentre per gli altri ordini e grado ci sarà un ritorno in aula graduale a partire dal 15 maggio.

Svizzera

In Svizzera le scuole dell’infanzia e le primarie dovrebbero riaprire l’11 maggio mentre le scuole secondarie e quelle professionali dovrebbero iniziare l’08/06. La decisione verrà presa dal Consiglio Federale il 29 aprile.

Paesi che non riapriranno a breve

Spagna

Il Ministro dell’educazione ha ipotizzato la riapertura della didattica durante l’estate, attraverso un summer programme svolto all’aperto.

Inghilterra

In Inghilterra non vi sono al momento novità su quando riapriranno le scuole, ma sembra esserci un orientamento da parte della associazione presidi ASCL (The Association of School and College Leaders) a dare la precedenza agli studenti di scuola superiore che stanno studiando per gli esami GCSE e A- level e agli alunni all’ultimo anno di scuola primaria. In queste settimane (a partire dal 23 marzo ad oggi) la scuola è però rimasta aperta per gli studenti più vulnerabili e per i figli di lavoratori in categorie “chiave”; i docenti continuano a lavorare “a distanza” da casa.

In Scozia sembra invece che la scuola non possa ripartire prima delle vacanze estive.

Situazione fuori dall’Europa 

Usa

Negli Stati Uniti circa 35 stati hanno optato per tenere chiuse le scuole fino alla fine dell’anno scolastico (fine giugno). Per il governatore Cuomo è altamente improbabile che le scuole dello stato di New York riaprano entro l’anno scolastico.

Cina

In Cina le prime riaperture delle scuole sono avvenute attorno a metà marzo in alcune delle aree più a ovest del Paese, per gli studenti all’ultimo anno (circa 1,5 milioni di studenti del ciclo unico). Tra le misure di sicurezza implementate vi sono l’utilizzo delle mascherine, trasporti dedicati agli studenti e percorsi ad hoc per l’arrivo nelle aule; in alcune scuole vengono utilizzate le termocamere per misurare la temperatura all’ingresso. Otto province hanno riaperto le scuole per permettere lo svolgimento degli esami di ingresso alle scuole superiori e università; le province di Hubei, Pechino e Shangai devono invece ancora annunciare i piani per la riapertura (indicativamente riapriranno tra il 27 aprile e l’11 maggio).

Taiwan

A Taiwan le scuole hanno riaperto a fine febbraio; studenti e docenti indossano le mascherine, i banchi sono stati distanziati, finestre e prese d’aria vengono mantenute costantemente aperte. Le attività sportive, comprese le ore di educazione fisica, sono state sospese. In presenza di due o più casi di Covid- 19 in una scuola, tutte le lezioni devono esser cancellate come misura precauzionale.

Hong Kong

A Hong Kong le scuole sono tutt’ora chiuse.

Singapore

Singapore ha tenuto le scuole aperte fino all’ 08/04, salvo poi tornare sui suoi passi quanto i casi di Covid- 19 sono decuplicati in un mese.