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Alunna 15enne abusata da un compagno a scuola, la famiglia chiede danni all’istituto per culpa in vigilando

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Ci sono aggiornamenti sul caso della studentessa quindicenne di Genova abusata da un compagno nei bagni della scuola. Come riporta La Repubblica, la famiglia intende chiedere i danni all’istituto per omessa vigilanza. A loro avviso il personale scolastico non avrebbe vigilato a dovere.

Il terribile racconto

La ragazza, che nel frattempo ha abbandonato l’istituto tecnico, ha raccontato prima a verbale e poi nell’incidente probatorio: “Mi ha costretto a seguirlo in bagno, prendendomi per un braccio, poi ha fatto quello che non volevo. Io gli dicevo di smetterla, lui rideva”.

Gli abusi sono stati poi interrotti da un insegnante, che stava camminando proprio lì vicino e che ha fatto desistere l’aggressore, anche se il docente non si sarebbe accorto di ciò che stava succedendo dietro quella porta.

Gli investigatori hanno ipotizzato il reato di violenza “continuata” perché la quindicenne, nelle settimane precedenti, sarebbe stata presa di mira altre volte dal sedicenne, con atteggiamenti molesti anche nei confronti degli amici della ragazza.

La ricostruzione dei fatti

Secondo quanto è stato ricostruito, la ragazza ha denunciato la violenza a una insegnante, un paio di ore dopo che questa è avvenuta, che l’avrebbe trovata in lacrime nel corridoio della scuola. Nell’intervallo il compagno l’avrebbe trascinata in uno stanzino e violentata, tra le lacrime di lei e le implorazioni a fermarsi.

Il giovane si sarebbe fermato improvvisamente, sentiti alcuni rumori e probabilmente per il timore di essere scoperto. Il ragazzo che secondo il racconto l’ha trascinata nei bagni e abusata è indagato per violenza sessuale continuata e aggravata. Lui è stato sospeso dall’istituto. Durante le indagini è emerso che il giovane avrebbe anche minacciato con un coltello il migliore amico della ragazza, quando ha saputo che i fatti erano emersi.