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Alunni adottati: il Miur dà il via libera alla deroga all’obbligo

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Il Miur, con la circolare n.338 del 4 febbraio, dà indicazioni a tutti gli Uffici scolastici regionali riguardo la deroga all’obbligo scolastico degli alunni adottati. La circolare apre alla possibilità di far frequentare un anno in più di scuola dell’infanzia ai bambini di sei anni da poco entrati sul territorio italiano, posticipando quindi l’iscrizione alla scuola primaria e dando così loro il tempo necessario per ambientarsi e consolidare le loro competenze linguistiche. Fino ad oggi nessuna deroga era prevista, tranne che per gli alunni con disabilità. Attualmente – si legge la circolare ministeriale – “è evidente che la discriminante tradizionale alunni con disabilità / alunni senza disabilità non è esaustiva rispetto alla realtà delle nostre classi, in cui tra l’altro i bambini adottati rappresentano ormai una componente considerevole”. La circolare richiama anche la recente direttiva sui BES (bisogni educativi speciali) del 6 marzo 2013, che prevede attenzione speciale non solo in presenza di deficit degli alunni, ma anche in considerazioni di ragioni di svantaggio sociale, linguistico e culturale, situazioni queste ultime che possono riguardare l’oggetto della presente circolare.

A sollevare la questione è stato, alcuni mesi fa, il caso di un bambino di circa sei anni, adottato da una famiglia del Veneto. La famiglia aveva chiesto la deroga all’iscrizione in prima elementare, giudicando preferibile che il bambino venisse inserito per un anno nella scuola dell’infanzia. Nell’estate 2013 il Miur aveva già dato parer positivo al quesito posto dall’Ufficio regionale scolastico del Veneto, dando la possibilità di posticipare di un anno l’iscrizione alla scuola primaria. Ed è proprio a questo caso specifico che fa riferimento anche la circolare del 4 febbraio, invitando gli uffici scolastici che vivono situazioni affini a quella descritta “a porre in essere le più idonee strategie affinché gli organi collegiali competenti prestino la massima attenzione […]”, fino ad arrivare – dove necessario – alla “decisione di posticipare l’iscrizione alla scuola primaria”.