
Un alunno ha aggredito ben due docenti in una scuola superiore di Torino, in periferia. Tutto è accaduto durante l’intervallo di pausa delle lezioni. L’aggressore è uno studente di una classe seconda superiore, che ha preso a calci un insegnante e a schiaffi un altro.
Un docente ha denunciato
Come riporta Ansa, il secondo ha dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso, dove è stato medicato. L’aggressione sarebbe stata ripresa dalle telecamere interne della scuola e il docente finito in ospedale ha presentato denuncia alla Polizia di Stato.
Violenza sui docenti, le nuove misure
Proprio nel Consiglio dei Ministri di oggi, 30 aprile è stato esaminato uno schema di disegno di legge in materia di tutela del personale docente della scuola e dei dirigenti scolastici. Come riporta ItaliaOggi, per gli adulti che aggrediscono docenti e dirigenti, arrecando lesioni, inoltre è previsto un aggravamento delle pene e l’arresto in flagranza.
Ecco le parole di Valditara in conferenza stampa: “Per quanto riguarda il secondo provvedimento si prevede l’arresto obbligatorio in flagranza di reato in caso di lesioni personali a docenti e dirigenti scolastici, non mere aggressioni verbali. Si prevede un aggravamento delle pene per lesioni al personale; ad esempio si passa per le lesioni lievi da sei mesi a tre anni fino a due anni a cinque anni. Perché questa norma? Il personale scolastico è quello più toccato da aggressioni. Sono soprattutto i genitori che picchiano. Un insegnante, un dirigente scolastico, non si tocca. Posso anche aggiungere che la funzione delicata e importante dell’educatore deve essere preservata. L’obiettivo primario è avere condizioni di serenità per i nostri figli. L’arresto in flagranza non si estende ai minori”.