
Nel Consiglio dei Ministri di oggi, 30 aprile, che avrà inizio alle ore 11, viene esaminato uno schema di disegno di legge in materia di “consenso informato in ambito scolastico”, relativo ad attività di educazione sessuale a scuola, su iniziativa del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Educazione sessuale a scuola, i ddl
Il ddl “in materia di consenso informato in ambito scolastico” prevede che i genitori siano informati sui corsi che la scuola intende realizzare anche con soggetti esterni in ambito sessuale e che diano il loro assenso scritto. La norma nasce dall’esigenza di evitare che le famiglie non siano rese partecipi di scelte educative che vanno al di là di quanto rientra nella ordinaria didattica.
Per parlare di sesso a scuola servirà il consenso informato (e preventivo) delle famiglie. E, in caso di coinvolgimento di esperti esterni, occorrerà anche la delibera del Collegio dei docenti previa autorizzazione del Consiglio di istituto, come riporta IlSole24Ore. Nella scelta dei soggetti esterni che potranno partecipare ad attività scolastiche vanno tenuti presenti i criteri di selezione fissati dal Collegio docenti per la comparazione e a valutazione dei loro titoli, oltre che della loro comprovata esperienza professionale, scientifica o accademica.
Il testo, analizzato da Fanpage, allarga il consenso informato a tutte le lezioni e attività che riguardano “materie di natura sessuale, affettiva o etica”
L’iniziativa del ministro, secondo Fanpage, ricalca due testi di legge che la Lega e Fratelli d’Italia hanno presentato negli scorsi mesi. A fine febbraio, nel giro di pochi giorni, prima Alessandro Amorese (FdI) e poi il leghista Rossano Sasso avevano depositato due ddl molto simili.
Il ddl di Amorese si chiama “Introduzione del requisito del consenso informato dell’esercente la responsabilità genitoriale per la partecipazione dello studente minorenne ad attività scolastiche vertenti su materie di natura sessuale, affettiva o etica”. Quello di Sasso, invece, “Norme sul riconoscimento dell’identità di genere in ambito scolastico e sul consenso informato preventivo delle famiglie per la partecipazione dello studente minorenne ad attività scolastiche su temi concernenti la sessualità e l’affettività”.
Le altre misure
All’esame del Cdm anche due Dpr che rendono operative alcune norme della riforma della valutazione della condotta degli studenti. Per esempio, la sospensione dalle lezioni per i casi più gravi verrà sostituita alle superiori da attività di cittadinanza attiva e solidale.
Ci sarà anche un esame di uno schema di disegno di legge in materia di tutela del personale docente della scuola e dei dirigenti scolastici. Come riporta ItaliaOggi, per gli adulti che aggrediscono docenti e dirigenti, arrecando lesioni, inoltre è previsto un aggravamento delle pene e l’arresto in flagranza.
Educazione sessuale
L’educazione sessuale a scuola è auspicata da quasi 8 studenti su 10, ma i tempi non sembrano ancora maturi perché il progetto trovi attuazione in modalità stabile nei nostri istituti scolastici: il fondo pubblico da mezzo milione di euro previsto dalla Legge di Bilancio 2025 per promuovere la salute e l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole secondarie sarà utilizzato in via prioritaria per formare i docenti sull’infertilità e sui modi per prevenirla.
L’annuncio del cambiamento in corsa è arrivato l’8 gennaio, nell’Aula della Camera, dal ministro ai Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani: rispondendo ad una interrogazione della Lega, in linea con un altro ordine del giorno approvato in sede di manovra, il ministro ha detto che questi fondi saranno impiegati per formare gli insegnanti “prioritariamente riguardo alle tematiche della fertilità maschile e femminile, con particolare riferimento all’ambito della prevenzione delle infertilità”.
Ciriani ha quindi precisato: “La somma stanziata non avrebbe del resto consentito iniziative a più ampio spettro”.