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Anche io non ci sto…

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Mi associo, in linea con la dichiarazione di oggi di Silvia Chimienti, alla contestazione dell’espulsione dei quattro senatori del Movimento Cinque Stelle, rei di aver criticato in un documento pubblico l’atteggiamento di Grillo nelle consultazioni con Renzi.

Meglio sarebbe stato sospendere tutto e meditare sulla decisione più riposatamente. Si tratta di un segnale non confortante. Peccato! Per davvero. Perché proprio oggi è stata approvata alla Camera, per chi non lo sapesse, la Legge in materia di Delitti contro l’ambiente su proposta del M5S in accordo con un testo base del Pd. Si è persa un’occasione per distinguersi dai giochetti della vecchia politica e dell’ancien régime partitocratico. Non riesco ad accettare, pur apprezzando l’operato e le denunce del Movimento su tantissimi livelli, questo atto estremo deciso in fondo per un reato d’opinione. Grillo dovrebbe smetterla di spadroneggiare come il ras nazionale del Movimento e di catoneggiare a indice teso. Siamo in uno stato democratico e non in un regime totalitario. 
E che diamine! Mi auguro che possa seguire un dibattito proficuo nella rete e fra i deputati pentastellati in cui si abbia il coraggio di denunciare ogni sorta di attentato alla libertà di espressione e alla dissidenza interna. Non ci stupiremo dunque se, di qui a poco, assisteremo a una defezione di parlamentari contro questo drastico provvedimento. Altre dichiarazioni e prese di posizione stanno trapelando dentro il Movimento e il rischio di un esodo più consistente è ormai cosa abbastanza certa. Democrazia è anche accettazione della diversità d’idee. E Grillo non è il padrone di un’azienda che fa perdere il posto ai propri dipendenti se lavorano male o disobbediscono agli ordini.